di Luca Capponi
Il record di permanenza spetta ad un elettrodomestico (probabilmente una lavatrice), che ormai dopo qualche anno è entrato di diritto nel novero della flora locale tanta la simbiosi creatasi. A seguire, seppure distanziati, un ventilatore probabilmente vittima del troppo uso, le immancabili bombolette spray abbandonate da qualche writer sbadato e i soliti sacconi neri che chissà cosa contengono.
Sulla strada che conduce a Palombare è in corso la Champions League della maleducazione. Una kermesse che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. Compresi gli operatori che ogni giorno si fanno il mazzo per portare via i rifiuti dalle strade della città e che, evidentemente, poco possono contro l’inciviltà, favorita in certi casi dalla posizione defilata di certe zone.
Dunque, in vetta alla corsa Champions per ora ci sono loro, gli abusivi delle Palombare. Che quando non vogliono fare troppi sforzi di occultamento sotto strada abbandonano direttamente sul ciglio gli scarti eccedenti. Il cui campionario, è ormai notorio, comprende un po’ di tutto, televisioni, plastica, seggiolini e chi più ne ha più ne metta, in barba alle isole ecologiche o al servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti. Nella stessa zona, fino a qualche giorno fa, lo scenario era ben peggiore e, visto l’odore che si propagava, comprendeva sicuramente anche cibo e scarti alimentari, poi fortunatamente rimossi dai soliti “santi” operatori di Ecoinnova.
La strada però è ancora lunga, e la sfida è lanciata alle altre zone della città (una su tutte, l’asse attrezzato, ma altre come via Loreto, esempio, si difendono bene), dove gli sporcaccioni giocano la partita della vergogna.
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