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Affidamenti di minori, la Lega:
«Quanti controlli vengono effettuati
dal Comune?»

ASCOLI - Petracci, Agostini, Cenciarini, Simonetti e Stipa chiedono al sindaco di essere portati a conoscenza di una serie di elementi per capire qual è la situazione locale. Rimpatrio degli stranieri
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di Franco De Marco

I consiglieri comunali della Lega Patrizia Petracci, Mauro Agostini, Flavia Cenciarini, Maurizio Simonetti e Elena Stipa hanno presentato al sindaco una interrogazione molto articolata per chiedere dettagliatissime informazioni, una vera radiografia, sulla  situazione in città dell’affidamento di minori. Lo spunto, dicono, deriva dall’indagine nazionale su “Angeli e Demoni”, con il clamoroso caso di Bibbiano, riguardante gli affidi illeciti. Solo un fatto conoscitivo o i cinque consiglieri hanno qualche dubbio sui comportamenti tenuti a livello locale? «Tutte le verifiche di controllo – affermano – e le conseguenti decisioni di allontanamento dalle famiglie di origine devono andare esclusivamente nell’interesse del minore garantendone la tutela e la difesa». Principio ineccepibile e inderogabile.

LE RICHIESTE

1) Quante e quali sono le strutture (precisandone le tipologie: cooperative, onlus, altro) presenti nel territorio del Comune di Ascoli intendendosi con esse anche le case-famiglia e le famiglie affidatarie che attualmente si occupano di minori affidati in seguito del provvedimento del Tribunale dei Minori e/o di minori stranieri non accompagnati. 2) Quanti sono gli addetti all’interno di ogni struttura , in che modo vengono reclutati, qual è la tipologia della contrattazione di lavoro con loro stipulata indicando anche lo stipendio medio. 3) Quanti sono i volontari all’interno di ogni struttura, in che modo vengono reclutati, qual è la tipologia degli accordi che vengono con essi stipulati. 4) I costi complessivi del Comune di Ascoli , l’ammontare della retta e del costo giornaliero e mensile complessivo sostenuto per ogni minore. 5) Il tempo medio di permanenza dei minori all’interno delle strutture. 6) Il numero e l’età dei minori al momento presenti nelle strutture, case-famiglia e  famiglie specificando quanti di loro  hanno uno o entrambi i genitori o comunque parenti prossimi in vita. 7) Quali e quante attività  concrete vengono svolte al fine di rintracciare i parenti dei minori  stranieri non accompagnati  (qualora fossero presenti) e verificarne l’età efffettiva nel tentativo di rimpatrio. 8) Quali e quante concrete attività di controllo, sia concordate sia non concordate con le strutture, vengono svolte dal Comune  con personale esterno, anche medico, rispetto a quello delle strutture ospitanti, case-famiglia, e famiglie affidatarie.


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