di Luca Capponi
La maleducazione, si sa, non va in ferie. Così capita che lungo la Ascoli-Venarotta, dopo mesi di proteste e segnalazioni, venga finalmente rimossa l’obbrobriosa discarica abusiva situata sul ciglio della strada. Ma non solo, perché per evitare che lo schifo si ripeta, gli operatori posizionano in loco anche un cartello con tanto di “divieto di scarico” in bella evidenza. Niente da fare, passano sì e no dieci giorni ed ecco che si ricomincia: quelli che apparentemente sembrano i sedili di un’auto sono stati gettati proprio lì, in barba a tutto lo sforzo fatto per ripulire e, ovviamente, alle più elementari norme civiche.
La maleducazione non va in ferie, anzi. La situazione documentata alcune settimane fa lungo la strada di Palombare (leggi l’articolo), infatti, non è affatto migliorata. Il campionario di sporcizia è aumentato annoverando nuovi esemplari di scarti domestici, per una non edificante galleria degli orrori in costante crescita. Praticamente c’è di tutto, dai monitor di pc fino alla plastica. Le immagini parlano da sole. E ben evidenziano come a pochissimi metri dalla discarica a cielo aperto vi siano anche alcuni bidoni per i rifiuti, forse poco attraenti per chi deve gettare l’immondizia. Era già capitata una cosa simile in via Piemonte (qui l’articolo), con una discarica abusiva a due passi dall’isola ecologica. Misteri dell’umana psiche.
La “furbata del secolo”: una discarica abusiva a due passi dall’Ecocentro di via Monini
Lavatrici, ventilatori e bombolette A Palombare va in scena la partita dell’inciviltà
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