di Claudio Romanucci
Quanta fatica sotto al diluvio. Il guizzo nel fango di Da Cruz regala il sorriso a Paolo Zanetti, che però non di nasconde. Con assoluta onestà intellettuale rimarca gli errori del suo Ascoli, sicuramente non all’altezza del suo repertorio e del potenziale che può esprimere.
«Avevo previsto che il Trapani ci avrebbe messo in difficoltà, in B non è mai facile contro nessuno – esordisce l’allenatore bianconero – il risultato finale ci dà merito, significa che abbiamo fatto il nostro: lo spirito e la voglia di imporci mi sono piaciuti molto, abbiamo vinto una partita “sporca”. E’ evidente – prosegue – ci sono tante cose che non mi sono piaciute, dopo il vantaggio ci siamo abbassati molto ed abbiamo sbagliato una marea di appoggi. Credo ci sia stata un po’ di tensione, forse è lo scotto della prima. A volta perdiamo le distanze nei reparti, siamo stati meno ordinati, il nostro 4-3-3 concede campo e poi ci tocca ripartire…».
Zanetti plaude soprattutto lo spirito: «Avevamo bisogno di velocità, giocatori di strappo e buoni per il campo aperto, per questo ho dato spazio a Chajia. Chi merita avrà spazio, il campo parla. Scamacca ha un grande futuro ma deve migliorate tante cose, anche oggi ha dimostrato le qualità che ha. Grande la prova di Ardemagni per la squadra: a volte pare che non sentiamo la paura di perdere la palla in alcune zone di campo, fortunatamente ci abbiamo messo una pezza”.
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