Dopo alcuni giorni di polemiche, con prese di posizione anche dure, da parte del senatore del Partito Democratico Francesco Verducci e del capogruppo in Consiglio Regionale Fabio Urbinati contro il ministro uscente dell’Interno Matteo Salvini e il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, interviene nella polemica il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), con il suo segretario provinciale Massimiliano D’Eramo. Oggetto del contendere lo stato drammatico in cui versa la Polizia di Stato nella provincia di Ascoli, in particolare per la mancanza di personale.
«Il reale motivo per cui nasce questa diatriba, polemica, chiamatela come vi pare – esordisce D’Eramo – non lo sappiamo e non lo vogliamo neanche sapere, ma purtroppo i veri “indignati” siamo noi appartenenti alle Forze dell’ordine, colpiti negli ultimi anni, dai precedenti Governi, da tagli indiscriminati, con il relativo blocco delle assunzioni, la mancanza del turn over e la chiusura di numerosi uffici di Polizia solo per cercare di smascherare la mancanza di uomini».
«Non saremo certamente noi a dover svolgere le funzioni dell’avvocato del diavolo, tantomeno entreremo nel merito delle somme stanziate per la sicurezza nel Comune di San Benedetto, non spetta certamente a noi farlo. Quello che molti non sanno o fanno finta di non sapere, però, è che la Polizia di Stato non dipende dai sindaci, bensì dal dipartimento della Pubblica Sicurezza che fa parte del ministero dell’Interno ove il più alto rappresentante è proprio il ministro, coadiuvato, nel nostro caso, dal capo della Polizia. Non si può pretendere da un sindaco la richiesta di aumento dell’organico degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, non è il suo compito».
Sulla carenza di personale, la situazione riguarda tutte le forze dell’ordine, «non coinvolge esclusivamente la Polizia di Stato, che è comunque in grandissima sofferenza anche in considerazione dell’elevata età degli operatori, ma anche tutti quei comandi Stazione Carabinieri ove sono presenti pochissime unità, che in alcuni casi si contano su un palmo di una mano, senza considerare gli scarsi organici del personale della Polizia Municipale, che da anni dovrebbero autonomamente rilevare gli incidenti stradali nei centri urbani e, invece, vengono almeno nella nostra provincia effettuati dall’unica volante presente sul territorio, con tutto ciò che ne consegue, ovvero di un impoverimento del controllo del territorio stesso».
Infine la stoccata diretta a Verducci, parte della probabile nascente maggioranza di governo. «La parentesi del vecchio Governo e dell’ex ministro dell’Interno è ormai conclusa, e quindi, stante la nuova compagine di governo di cui farà parte proprio il Partito Democratico, questa segreteria – conclude D’Eramo – è certa che finalmente il senatore Verducci, proprio perché in grado di far sentire in modo incisivo nel suo partito la propria voce, possa ora realizzare quanto auspicava egli stesso dal precedente ministro dell’Interno, ricordando a chi ci governa la lettera “S”, che non è altro che l’iniziale delle parole Sicurezza, Sanità, Scuola, devono essere considerate un investimento e non certamente una spesa».
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