di Franco De Marco
Grande commozione per la morte del dottor Luciano Moretti, stimato primario di Cardiologia dell’Area vasta n. 5. Aveva 65 anni. E’ deceduto oggi pomeriggio 3 settembre all’ospedale “Mazzoni” a causa della grave malattia che l’aveva colpito due anni fa e che sembrava avesse superato dopo un delicato intervento. Era tornato al lavoro con il consueto forte impegno. Poi la ricaduta. Ha resistito, combattendo da leone e con lucidità, poi si è dovuto arrendere. Il funerale si svolgerà giovedì 5 settembre alle 11 nel Duomo di Ascoli. La camera ardente è stata predisposta da questo pomeriggio nella casa funeraria Damiani in via Dell’Aspo.
Il dottor Moretti lascia la moglie, insegnante, e tre figli, due maschi e una femmina. Fu nominato primario della Cardiologia dell’ospedale “Mazzoni” nel 2000 con direttore generale Mario Maresca. Venne presentato come un grande acquisto per la sanità picena e così è stato. Aveva un’altissima professionalità. Laureatosi all’Università di Verona, ha lavorato negli ospedali di Verona, Brescia, Trento e anche Glasgow, dove aveva affinato le più moderne tecniche di intervento in campo cardiologico e soprattutto nell’emodinamica. Era un cardiologo emodinamista. Uno dei più preparati in questo settore. All’alta professionalità univa una rara capacità organizzativa. Il reparto di Cardiologia di Ascoli è diventato un’eccellenza non solo regionale raccogliendo pazienti anche dalle regioni vicine.
Alle doti prettamente professionali univa una vasta cultura generale e doti umane non comuni. Nell’aprile scorso, subito dopo il suo ritorno al lavoro, era stato nominato capo del Dipartimento di emergenza dell’Area vasta 5. Purtroppo la malattia non gli ha dato scampo. A causa della stessa malattia – destino crudele – morì il padre che faceva l’idraulico e che era quotidianamente a contatto con sostanze venefiche. A distanza di tanti anni la malattia ha colpito di nuovo. Nel corso della sua vita professionale ad Ascoli il dottor Moretti denunciò di aver avuto pressioni per una nomina interna e da lì si aprì un procedimento giudiziario.
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