di Adriano Cespi
Non è un frequentatore di locali cool, di certo non sarà mai un assiduo cliente del Papeete Beach. Non ricerca la battuta facile davanti alle telecamere o nei talk show, ma preferisce l’approfondimento giornalistico e qualche post facebook: eloquente quello sui tre assessori che annientò ogni velleità di questa o quell’altra lista civica. Non imbraccia il rosario davanti a folle festanti, ma preferisce gli aridi e silenziosi sentieri del “Cammino di Santiago di Compostela”. Eppure i risultati centrati dalla Lega nella provincia di Ascoli sono, addirittura, superiori a quelli ottenuti a livello nazionale: 36,4% il dato locale alle Europee del 26 maggio scorso, 34,3% quello italiano: ben 2 punti percentuali in più. Un consenso sorprendente, quasi clamoroso, dunque. Che va ben oltre l’effetto Salvini, tutto immagine e slogan. Ma chi c’è dietro tutto questo? Chi può aver determinato un risultato simile nel Piceno? Il suo nome è Andrea Antonini, ed è il commissario provinciale della Lega. Un politico sicuramente navigato: ex consigliere comunale e provinciale di Alleanza Nazionale, ex assessore comunale alla Cultura, un trascorso nel Movimento Sociale. Un politico, però, che alla visibilità facile antepone la riservatezza e il lavoro silenzioso sul territorio.
ANTONINI: «SIAMO UN PARTITO DI DESTRA CHE PRENDE VOTI ANCHE DALLE FASCE POPOLARI DI SINISTRA»
«Se siamo riusciti a portare, nel Piceno, la Lega, non più la Lega Nord, ma Lega Salvini premier che non parla più di Padania e secessione, dal 15% delle Politiche del marzo 2018 (17% a livello nazionale, ndr), addirittura, al 36,4% delle Europee – commenta Antonini – è grazie al lavoro di tutti gli iscritti che sono tanti e che aumentano di giorno in giorno. E’ grazie a loro se oggi siamo, di gran lunga, la prima forza politica. Perché dietro a questo risultato c’è un attaccamento forte al partito e tanta voglia di lavorare». Iscritti e attivisti: ecco il vero segreto della Lega, come lo è per il Movimento 5 Stelle, e come lo è stato per i grandi partiti di massa: dal Partito Comunista, alla Democrazia Cristiana, fino al Movimento sociale. Gente, cioè, ancora disposta ad impegnarsi in politica, cosa rara di questi tempi. E senza secondi fini. «Noi della Lega, noi Piceni – sottolinea Antonini – vediamo la politica come una fede, un insieme di valori in cui credere e per i quali batterci. Valori che si richiamano a quelli tipici della Destra italiana, come orgoglio nazionale, difesa dei confini, valorizzazione dei prodotti italiani, sostegno alle forze dell’ordine, leggi da far rispettare, ordine pubblico da ripristinare attraverso la lotta alla criminalità, legittima difesa, difesa della famiglia. Valori che hanno calamitato il consenso di tantissima gente che una volta votava per Msi e An, e io, dal 2015, sono uno di questi, e che ora vede la Lega come unico partito di riferimento. Non solo Destra, attenzione – continua Antonini – al Nord, infatti, abbiamo tanti elettori che provengono dalle classi operaie e popolari che in passato votavano a Sinistra. A dimostrazione che siamo un partito di massa con connotazione di Destra, ma che riesce a parlare anche alle fasce più popolari. Come non riescono a fare Pd e M5S. Quest’ultimo, poi, dopo la caduta del primo governo Conte, si è liberato di quel finto sentimento rivoluzionario e da movimento antisistema, che aveva indossato fino a quel momento, alleandosi col partito più vicino ai poteri forti, alle banche ed a quell’Europa di Maastricht, che ci sia: appunto il Partito Democratico. Del resto l’elezione, arrivata grazie ai voti dei 5 Stelle, a presidente della Commissione europea di Ursula von der Leyen è l’esempio più eloquente».
ISCRITTI NEL PICENO IN CONTINUO AUMENTO: DA 200 DEL 2017 A 700 CIRCA DEL 2019
Sono, dunque, gli iscritti i veri artefici di questo successo leghista nel Piceno. Con numeri che parlano da soli. «Dico solo questo – puntualizza il commissario provinciale – nel 2017 navigavamo intorno ai 200 iscritti circa. Ebbene, nel giro di, appena, due anni siamo passati a 440 tessere del 2018, più del doppio rispetto all’anno precedente, e, addirittura, alle 600-700, questa è una proiezione visto che il tesseramento è iniziato solo a giugno, del 2019, con Ascoli che la fa da padrone. Numeri davvero importanti, che dimostrano la credibilità del nostro progetto politico sul territorio». E i risultati lo dimostrano. La Lega, infatti, in provincia ha ottenuto eccellenti risultati elettorali. «Basti pensare – precisa Antonini – che a Montefiore abbiamo il sindaco e a Montalto, addirittura, sindaco e giunta monocolore. Ma non solo, in Provincia, anche grazie alla mia non ricandidatura, siamo riusciti a far eleggere una ragazza di Montalto consigliere: Giovanna Angelici. E, poi, abbiamo iscritti un po’ ovunque sul territorio. Siamo forti, infatti, non solo nel capoluogo e a San Benedetto, ma anche a Grottammare, Castel di Lama, Monsampolo del Tronto, Folignano ma anche Cupra Marittima, Roccafluvione, Venarotta, e ancora Comunanza. Montalto, Montefiore dell’Aso».
FESTA REGIONALE DELLA LEGA CON SALVINI AL CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO E L’INAUGURAZIONE DELLA SEDE DEL PARTITO IN CORSO MAZZINI
Quelle di sabato 28 settembre e domenica 29 settembre, per il popolo piceno leghista, saranno due date da ricordare. Per la prima volta ad Ascoli, infatti, presso il chiostro di San Francesco, meglio noto come piazza della verdura, si svolgerà la Festa regionale del Carroccio. «Il giusto premio – chiosa Antonini – per i risultati elettorali e non solo centrati qui nel Piceno. Pensate che a livello di rapporto abitanti-tessere fatte siamo al primo posto nelle Marche. Mentre come numero complessivo, nel 2018, ci siamo piazzati dietro solo a Pesaro». Domenica mattinata alle ore 11 ci sarà l’inaugurazione della prima sede della Lega ad Ascoli, davanti alla biblioteca comunale, in corso Mazzini, al piano terra di palazzo Sgariglia. Mentre in serata appuntamento coi big del partito. Salvini parlerà alle ore 21, al chiostro di San Francesco. Mentre sabato interverranno l’ex ministro Alessandra Locatelli, l’ex sottosegretario Stefano Candiani, l’economista della Lega Alberto Bagnai, il segretario nazionale giovani e vice segretario nazionale del Carroccio Andrea Crippa e il commissario regionale e senatore Paolo Arrigoni che affronterà il nodo elezioni regionali del 2020. «Appuntamento – conclude Antonini – che ci vedrà uniti in coalizione con Fratelli d’Italia e sono certo anche con Forza Italia». Il nome del candidato presidente Antonini non lo fa, anche se la Lega sembra essere orientata verso l’ex sindaco di Ascoli, Guido Castelli.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati