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Rua del Cassero, ritrovo per i giovani
Ma no agli eccessi, serve più vigilanza

ASCOLI - Come cambiano le mode. Tutta l'area attorno all'auditorium della Fondazione Carisap è frequentata notte e giorno dai ragazzi: «Non abbiamo altri posti». Monumenti imbrattati, sporcizie e residenti che protestano
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«Dove ci vediamo? Davanti l’auditorium naturalmente». Benissimo. Ma senza imbrattare i muri, abbandonare bottiglie di birra e cicche per terra e senza schiamazzi e altri eccessi. Tra adolescenti e giovani ascolani, tutti quanti indistintamente, oggi è la “regola”. Il luogo d’incontro privilegiato, anzi “obbligatorio”, è l’area intorno all’auditorium della Fondazione Carisap, in Rua del Cassero, intitolato ad Emidio Neroni, ottenuto negli spazi delle ex chiese di San Giovanni ad Templum e di San Francesco di Paola.  E’ diventato il punto di ritrovo e aggregazione fisso tra gruppi fissi di amici e amiche, per stare insieme o magari solo per decidere dove andare la sera.

Ragazzi davanti all’auditorium

Come cambiano le mode. I giovani di allora, i vecchi di oggi, ai loro tempi, si davano rigorosamente appuntamento in piazza del Popolo. Era quello il luogo delle “vasche”, delle sbirciate e degli incontri tra fidanzatini o aspiranti tali. Poi, andando avanti negli anni, i giovani ascolani hanno scelto Rua delle Stelle, ovvero “‘Rrete a li mierghie”. La strada degli innamorati. Poi, più recentemente, la “transumanza” si è spostata nel Chiostro di San Francesco area Teatro Ventidio Basso. Oggi, invece, va di moda, sempre naturalmente nel centro storico, l’area attorno all’auditorium, appartata e generalmente poco frequentata: Rua del Cassero davanti, Rua della Peschiera dietro, scalini, nicchie o fazzoletti di selciato. Se chiedi a questi ragazzi perché scelgono Rua del Cassero e dintorni ti rispondono candidamente: perché ad Ascoli non ci sono posti per noi (ma non è proprio così), perché non abbiamo i soldi per andare in un bar o altri locali, qui siamo appartati e ci sentiamo liberi. Se chiedi però che cosa vorrebbero a disposizione come alternativa specifica non hanno le idee chiare.

Scritte in Rua del Cassero

Prendiamo dunque atto della realtà. Ma non c’è nulla di male se i ragazzi di oggi si danno appuntamento in Rua del Cassero e lì passano un po’ di tempo insieme a parlare, a giocare a carte o a Cluedo (gioco da tavolo con giallo da risolvere). Ma non è solo questo. Bevono anche birra, vino o amari e fumano. In qualche caso intralciano l’entrata nell’auditorium durante gli eventi. Per la verità si nota anche di passaggio qualche vecchio spacciatore e in questo caso allora il problema sì che esiste.

Rua della Peschiera

Il fatto è che, spesso, la presenza continua di questi ragazzi, da mattina a notte, provoca sporco, bottiglie abbandonate, cartacce, cicche per terra, motorini parcheggiati in maniera selvaggia, eccetera. Non solo. Spesso si registrano imbrattamenti delle colonne o delle mura di antico travertino. L’auditorium è infatti un monumento di pregio. Naturalmente il vociare, quando il gruppo è numeroso, disturba i residenti che spesso protestano e minacciano di chiamare le forze dell’ordine perché non possono dormire o stare in pace.

Sfregi al travertino

La Fondazione Carisap, anche nei giorni scorsi, è dovuta intervenire per ripulire colonne e mura dell’auditorium da scritte intollerabili. La situazione cambia poco anche quando ci sono manifestazioni nell’auditorium il quale in questo periodo è oggetto di lavori per combattere umidità e infiltrazioni di pioggia dal tetto. Che fare? Non è facile trovare la soluzione. Il raduno di questi ragazzi attorno all’auditorium “Neroni”, di per sé, non sarebbe certo uno scandalo se però il loro comportamento fosse sempre improntato al senso civico e al buon senso.
Sono gli eccessi, tutti gli eccessi, che non sono tollerabili. Una maggiore vigilanza, da parte delle forze dell’ordine, per scoraggiare questi eccessi, sarebbe di sicuro opportuna per restituire un po’ di decoro. Senza criminalizzare, naturalmente, perché in maggior parte si tratta di bravi ragazzi che vogliono semplicemente stare insieme, ma quando i comportamenti  vanno fuori dalle righe allora non ci deve essere tolleranza. Tra l’altro l’auditorium, che la Fondazione concede in uso gratuito alla comunità per la realizzazione di congressi, convegni, seminari e manifestazioni, è spesso visitato dai turisti magari accompagnati dalle guide. E lo spettacolo che spesso offre non è edificante.

F.D.M.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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