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“Arquata Potest”,
doppio appuntamento
con i sentieri dimenticati

SISMA - Giovedì 3 ottobre l'iniziativa informativa: "Il segno di una volontà invincibile: presentazione dell'attività di recupero dei sentieri da parte dell'associazine Arquata Potest". Domenica 6 ottobre l'escursione: "Da Trisungo a Spelonga - discesa per Pescara del Tronto"
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I ragazzi al lavoro

“Arquata Potest” è un’associazione nata prima del sisma del 2016 per valorizzare i luoghi e la cultura dell’arquatano. A formarla soprattutto giovani, alcuni residenti, mentre altri di loro si sono spostati a vivere altrove. Molti negli ultimi mesi si sono interessati al loro lavoro di recupero di vecchi sentieri. Encomiabile il loro impegno nel fa rivivere percorsi dimenticati, nascosti dalla vegetazione e dall’incuria. Sono diventati un simbolo della ricostruzione che funziona, dal basso, che vive dell’attaccamento a un’identità, fatta da persone che non sanno stare con le mani in mano ad aspettare che qualcuno da fuori organizzi il loro destino.

L’appuntamento, per conoscere le loro attività passate e quelle che hanno in programma, è per giovedì 3 ottobre. Presso la Libreria Rinascita di Ascoli, alle ore 18, ci sarà infatti la presentazione: “Il segno di una volontà invincibile: presentazione dell’attività di recupero dei sentieri da parte dell’associazine Arquata Potest”.

In collaborazione con il Cai di Ascoli per domenica 6 ottobre è invece prevista un’escursione. “Da Trisungo a Spelonga – discesa per Pescara del Tronto” fa parte del ciclo “Montagna resistente”, un ciclo di uscite in collaborazione con gruppi della montagna che non si arrende. L’itinerario attraverserà buona parte dei sentieri storici finora recuperati dall’associazione. Da Trisungo, si arriverà a Faete, risalendo verso la Chiesa della Madonna della Neve, quindi raggiungendo l’Eremo della Madonna dei Santi e poi, dopo essere rientrati a Spelonga, l’escursione proseguirà fino a Pescara del Tronto per terminare presso l’Osteria del Castello, premiata ultimamente da “Slow Food” come una delle migliori d’Italia.

I volontari liberano un antico sentiero, quello fra la frazione Colle e l’Eremo di Sant’Amico di Avellana


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