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Borse lavoro, la Regione:
«I pagamenti dovrebbero avvenire
entro la prima settimana di novembre»

LAVORO - «Già da luglio la Regione insieme alla struttura tecnica si era impegnata affinché non si registrassero ritardi nei pagamenti: gli elenchi dei beneficiari sono stati redatti e le verifiche di competenza sono state effettuate e concluse già a metà settembre, ma non è stato possibile trasferire i nominativi e gli emolumenti, perché la non approvazione da parte dell’Inps della convenzione nei tempi concordati non ha permesso di accedere alla banca dati nazionale dalla quale viene disposto l'accredito»
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Soldi in arrivo per le centinaia di ascolani over e under 30 occupati nel progetto regionale delle Borse lavoro. Ma non prima del 7 novembre. A comunicarlo è la Regione attraverso una nota stampa. «L’assessorato regionale all’Istruzione – si legge nel comunicato – resta comunque in costante contatto con la Direzione centrale Inps alla quale ha nuovamente raccomandato la massima tempestività per espletare le procedure ed effettuare i primi pagamenti che dovrebbero avvenire entro la prima settimana di novembre. Questo servizio infatti, può essere espletato esclusivamente dall’Inps».

Quindi la spiegazione del ritardo, decisamente fastidioso per chi lavora da tre mesi senza vedere ancora un euro. «Riguardo ai tempi di liquidazione delle indennità del bimestre luglio-agosto – puntualizza l’ente regionale -, si comunica che la giunta, riunita con urgenza nella giornata di ieri, ha approvato le modifiche alla Convenzione che regolamenta il provvedimento, così come richiesto solo in data 2 ottobre dalla Direzione centrale dell’Inps. Lo schema di convenzione trasmesso dalla stessa Direzione dell’Inps era infatti già stato approvato dalla giunta regionale il 30 luglio 2019. In particolare, insieme al posticipo della durata, le modifiche hanno riguardato l’onere a carico della Regione per effettuare il pagamento da 4,71 euro a 4,82 euro».

Conclude, infine, la nota stampa. «Già da luglio la Regione insieme alla struttura tecnica si era impegnata affinché non si registrassero ritardi nei pagamenti: gli elenchi dei beneficiari sono stati redatti e le verifiche di competenza sono state effettuate e concluse già a metà settembre, ma non è stato possibile trasferire i nominativi e gli emolumenti, perché la non approvazione da parte dell’Inps della convenzione nei tempi concordati non ha permesso di accedere alla banca dati nazionale dalla quale viene disposto l’accredito».


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