Nei sei Sestieri prosegue lo sfoglio delle margherite in vista delle elezioni per il rinnovo dei comitati del prossimo primo dicembre. Alla Piazzarola, in attesa di una molto probabile seconda lista, è stata resa pubblica quella capeggiata dal commercialista Fulvio Giovannetti e formata da 14 persone, il numero minimo previsto dal regolamento elettorale della Quintana. Amesso (ma non concesso) che a Porta Solestà, Porta Maggiore e Sant’Emidio si materializzino solo le liste capeggiate dai caposestieri uscenti Attilio Lattanzi, Marco Regnicoli e Mariangela Gasparrini, a Porta Tufilla è probabile che ne spuntino un paio dopo l’annuncio di non ricandidarsi del caposestiere Alessandro Petrelli. A Porta Romana, intanto, Luigi De Santis guiderà una lista di 14 persone e si appresta a prendere il timone del Sestiere rossoazzurro dopo l’annuncio di non ricandidarsi di Pier Luigi Torquati, in sella dal settembre 1996.
«Dopo aver appreso che Gigi Torquati non si sarebbe ricandidato come caposestiere per quello che poteva essere, come previsto dallo statuto della Quintana e come tutti ci auguravamo, il suo ultimo mandato – dice De Santis – ci siamo guardati intorno e poi, dopo la Quintana di agosto, abbiamo iniziato a incontrarci e riflettere su quello che avremmo potuto fare. Ci siamo subito confrontati con lo stesso Torquati e Andrea Ferretti, i quali hanno subito appoggiato e condiviso la mia candidatura e il nostro progetto. La volontà emersa da diverse persone – che su più fronti rappresentano la vita e le attività di Sestiere, come la taverna “Paolo Volponi”, il corteo, gli eventi, il gruppo sbandieratori/musici e altro – è stato deciso di lavorare tutti insieme per la costruzione di una lista che mi vede come candidato caposestiere. Si tratta di una lista formata da persone che fanno parte del comitato uscente e anche dei precedenti comitati, e persone nuove che sono comunque di Porta Romana e che sono state parte attiva nelle varie attività che il Sestiere ha portato avanti con successo negli ultimi anni, come i successi ottenuti nella Giostra e nelle gare sbandieratori-musici e il positivo riscontro delle numerose attività svolte dalla taverna e dal settore eventi.
Fin dai primi confronti che abbiamo avuto con altre persone che ci sono comunque vicine – aggiunge De Santis – è emersa da parte di tutti la volontà di lavorare fin da subito nel segno della collegialità, della condivisione e della trasparenza. Tre aspetti senza i quali si finirebbe in un vicolo cieco. Aspetto niente affatto secondario, è che in questa lista figurano membri del comitato uscente che nelle ultime elezioni di quattro anni fa appoggiarono Gigi Torquati come caposestiere e anche coloro che appoggiarono il suo antagonista Andrea Ferretti. Un aspetto, quest’ultimo, che non lascia spazio ad alcun dubbio sul nostro intento di lavorare per tutti e per il bene di tutti coloro che si sentono, magari anche solo due giorni all’anno, rossoazzurri. Per me – conclude – si tratta di un impegno gravoso e irto di difficoltà, che sono però certo riusciremo a superare tutti insieme, con l’aiuto di tutti».
Se il progetto va in porto, De Santis sarà il quinto caposestiere di Porta Romana dopo Nazzareno Peci, Serafino Cicchi, Titino Volponi e Gigi Torquati. De Santis, imprenditore di 51 anni, negli ultimi anni è stato uno degli addetti al Moro durante la Giostra al Campo dei Giochi. In passato, per più mandati, è stato membro del Comitato di Sestiere di Porta Romana dove ricopriva il ruolo di responsabile della scuderia. Un ruolo determinante coinciso con gli otto Palii vinti da Emanuele Capriotti dal 2003 al 2013 e quello di Francesco Scattolini nel 2003. Alle ultime elezioni decise di non ripresentarsi, poi si candidò per il ruolo di rappresentante dei Sestieri all’interno del Consiglio degli Anziani della Quintana. Come figurante, sfila nel corteo di Porta Romana fin da quando ricopriva il ruolo di paggetto. In seguito è stato sbandieratore e poi armato, accanto al console Luigi Tulli, ruolo che ha poi lasciato al figlio Dario.
CONSIGLIO DEGLI ANZIANI – Manovre in corso, intanto, anche sul fronte del Consiglio degli Anziani. Dando per scontato che il sindaco Fioravanti confermerà fiducia agli attuali tre membri che, da statuto, sono nella sua “quota” (il presidente Massimo Massetti, il vice Cristiano Fioravanti e Valeria Brunozzi) restano gli altri due, e cioè il rettore e il rappresentante dei Sestieri. Al momento i ruoli sono ricoperti da Giuseppe Traini e Fabrizio Gaspari, ex caposestieri di Porta Maggiore e Porta Tufilla. Non è quindi un caso che siano spuntati già i nomi dello stesso Pier Luigi Torquati, caposestiere in carica a Porta Romana, e Pierluigi Messidori ex caposestiere della Piazzarola. La presentazione delle liste, ma anche di singoli candidati consiglieri, scadono alle ore 20 di lunedì 21 ottobre. Poi a gennaio 2020 saranno i 78 membri dei comitati (13 per ognuno dei sei Sestieri, compreso quindi il caposestiere) a votare per scegliere rettore e rappresentante dei Sestieri.
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