«Realizzare una cittadella della salute e del benessere all’interno dell’area ex Carbon da recuperare. Da luogo di morte e malattia deve diventare il posto della salute e del benessere, della prevenzione e della cura. Ma anche della ricerca, dell’Università visto che già abbiamo il corso di laurea in Scienze infermieristiche, della riabilitazione, della buona alimentazione. A pochi passi dalla Carbon c’è poi la Ciam che fa anche, mi sembra ricerca, sui farmaci veterinari». E’ quello che ha dichiarato ieri, sabato 12 ottobre, il segretario del Pd di Ascoli, Angelo Procaccini. Dichiarazioni che scatenano subito una polemica interna, proprio come avviene da più parti anche a livello nazionale, allo stesso Partito Democratico, con l’intervento di Maria Stella Origlia, membro della direzione provinciale del Pd.
«E’ vero che il Pd è ormai abituato ai colpi di scena, ai contraccolpi, alle scissioni clamorose – attacca la Origlia – ma la cosa assume valore e credibilità se ti chiami Renzi, sennò puo’ apparire una boutade di inizio autunno o semplicemente una provocazione. L’idea partorita dal segretario, sicuramente non discussa nel partito, quindi sua personale , è debole per due motivi: il primo di ordine puramente tecnico. Rimane difficile far passare come razionale una allocazione di un nosocomio di eccellenza in una zona in cui è prevista una bonifica, quindi altamente tossica. Qualsiasi bambino, non esperto lo capirebbe. La seconda ragione è politica. Qualche giorno fa la sottoscritta sollecitava il partito ad agire, ad essere presente sul territorio e di attivarsi negli organismi visto che dalla sconfitta alle comunali, dove il pd ha raccolto il dieci per cento, non si è percepito nessuno slancio in avanti per ricostituire una realtà politica che, a livello nazionale, raccoglie comunque dignitosi consensi (sopra il 20 per cento)».
E prosegue: «E cosa fa il segretario? Esordisce con una proposta, l’ennesima, di allocazione dell’ospedale nell’Area Carbon di Ascoli, argomentando con tematiche e soluzioni annesse, riguardanti un polo di ricerca, sviluppi integrati di servizi, coppie giovani, etc etc… Poi aggiunge che tutto ciò si fa in vista delle regionali. Ma Ceriscioli non aveva raccolto le indicazioni che il partito provinciale aveva votato all’unanimità? Ovvero un ospedale di eccellenza in vallata? Insomma Procaccini vuole lanciare un sasso, non nello stagno, ma all’opinione pubblica che, tuttavia, rimane sconcertata. Un tema e una questione così importante, che io raccolgo con estremo interesse, avrebbe bisogno di una forza di consensi alle spalle che la possa rendere incisiva, politicamente convincente, socialmente condivisa, tecnicamente e scientificamente supportata da argomentazioni credibili, magari discusse con esperti e non solo.
In quale partito Il segretario inizierà l’iter di discussione? In quale segreteria? E in quali Circoli visto che tre circoli su quattro non si riuniscono da mesi e che l’Unione comunale si è riunita a fine luglio e l’ultima volta a fine settembre con l’assenza di molti membri e segretari di Circolo? Il segretario ha forse un partito parallelo a quello in cui militano molti di noi? Essendo io una inguaribile ottimista – conclude Maria Stella Origlia – raccolgo la proposta del segretario sperando che, da qui alle regionali, con l’ospedale in area Carbon possiamo riportare il Pd ai consensi nazionali, ovvero sopra il venti per cento».
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