di Andrea Ferretti
Sono 128 gli ascolani candidati alle elezioni per il rinnovo dei comitati di Sestiere in programma domenica primo dicembre. Nello specifico: 8 candidati caposestieri, 118 candidati consiglieri di lista, 2 candidati singoli. Doppia lista, e quindi vera e propria campagna elettorale, solo a Porta Tufilla e alla Piazzarola. Poco più di una formalità negli altri quattro Sestieri. A Tufilla i due candidati caposestieri sono Giulio Nicoletti e Matteo Silvestri che, in base all’ordine di presentazione, capeggiano la Lista 1 e la Lista 2. Alla Piazzarola i due contendenti sono Fulvio Giovannetti e Carlo Bartoli che capeggiano rispettivamante la Lista 1 e la Lista 2. Quattro schieramenti che si daranno battaglia fino all’ultima scheda per assicurarsi la maggioranza nel nuovo comitato, ovvero caposestiere e sette membri.
Il termine “maggioranza” stride non poco trattandosi, quella quintanara, di un’organizzazione che da sempre poggia esclusivamente sul volontariato. Dopo un goffo tentativo del 1982, che quasi nessuno ricorda, furono le prime elezioni del dicembre 1990 a segnare il… punto di non ritorno. Ovvero il passaggio da una Quintana basata solamente su passione e volontariato a quella che, nel giro di pochi anni, avrebbe prima scimmiottato la politica per poi lasciarsi definitivamente e irrimediabilmente “invadere” da condizionamenti perfino di partiti, fazioni politiche e personaggi di vario genere. Del resto a un bacino di voti così vasto è dura rinunciare per chi ha fatto o fa della politica il suo mestiere a tempo pieno.
Una dimostrazione sono le manovre, più o meno sommessamente in atto da un paio di mesi, con l’obiettivo di condizionare i sei Sestieri in vista di un eventuale (gli attuali da statuto possono restare in carica per altri quattro anni) avvicendamento delle cariche di rettore e rappresentante dei Sestieri in seno al Consiglio degli Anziani. Tentativi fondamentalmente inutili visto che poi a votare, nel segreto dell’urna a gennaio 2020, saranno i futuri 78 componenti dei sei comitati che si devono ancora formare. Settantotto persone che, come del resto avvenne quattro anni fa, metteranno in funzione il proprio cervello in barba agli input ricevuti da chicchessia.
Tornando alle candidature, a Porta Tufilla gran lavoro per il console Francesco Mazzocchi che ha dovuto controllare la regolarità di ben 33 candidati (35 con i due caposestieri) e 101 nominativi dei firmatari. Sono stati invece 28 (30 con i due caposestieri) i controlli effettuati alla Piazzarola dal console Luigi Morganti. Più semplice per i consoli David Vitelli di Porta Maggiore (14 candidati nella lista unica di Marco Regnicoli), Vittorio Crescenzi di Sant’Emidio (14 candidati nella lista unica di Mariangela Gasparrini). Sulla stessa lunghezza d’onda anche Patrizio Zunica a Porta Solestà (i componenti della lista di Attilio Lattanzi sono 15, più la candidatura singola di Giuseppe Pizi) e Luigi Tulli a Porta Romana (i componenti della lista di Luigi De Santis sono 14, più la candidatura singola di Vincenza Baiocchi).
Degli otto candidati caposestieri, sono già certi di proseguire con il secondo (da statuto è l’ultimo) mandato Regnicoli (Maggiore), Gasparrini (Sant’Emidio) e Lattanzi (Solestà). Il quarto caposestiere certo è De Santis (Romana), al suo primo mandato, mentre per Piazzarola e Tufilla ci sarà da aspettare lo spoglio del primo dicembre.
Elezioni Quintana, presentate otto liste: le candidature singole sono solo due
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