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Sequestri sull’A14,
fumata nera per le due corsie:
rigettate le istanze dei sindaci

VIABILITA' - Il sequestro sui cavalcavia da parte della Procura di Avellino. Il sindaco di Fermo, Calcinaro: «Speriamo che prevalga il buonsenso. Noi come sindaci proveremo in ogni modo a far valere le richieste dei nostri territori»
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Rigettate le istanze dei sindaci della costa picena e fermana sui sequestri sui cavalcavia dell’autostrada A14. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, infatti, ha respinto le richieste, avanzate nei giorni scorsi, con una lettera sottoscritta da tutti i sindaci della costa, da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto (oltre a quella di Pasqualino Piunti, c’erano anche le firme di Enrico Piergallini di Grottammare e Alessio Piersimoni di Cupra Marittima) e indirizzata prorio al gip e al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, in cui i primi cittadini chiedevano di rivedere le modalità di sequestro delle barriere lungo alcuni viadotti in A14, sigilli che comportano, sui tratti autostradali interessati dal provvedimento giudiziario, il transito a una corsia, con inevitabili ripercussioni sulla circolazione sia autostradale che sulle principali arterie viarie del Piceno e del Fermano.

Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro

«Sì, purtroppo – il commento del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro – il gip ha rigettato le nostre istanze sia sulla sospensione che sulla rimodulazione delle modalità di sequestro. Speriamo che prevalga il buonsenso. So che la Società Autostrade sta seguendo un suo percorso del quale però preferisco non parlare. Noi come sindaci proveremo in ogni modo a far valere le richieste dei nostri territori».

Con la loro missiva i sindaci chiedevano, di fatto, la sospensione del sequestro dal 31 ottobre al 4 novembre, per le festività, ma anche una diversa modalità di sequestro, valutando magari spostamento delle barriere verso l’interno della carreggiata, quindi isolando la corsia di emergenza, o istallando dei tutor che controllino la velocità degli automobilisti. Il tutto, comunque, per garantire la circolazione a due corsie. Contestualmente i sindaci hanno chiesto alla Società Autostrade, nell’ambito delle prossime progettazioni per l’eventuale sostituzione delle barriere, di dare priorità assoluta all’A14, perché la direttrice Adriatica è essenziale negli spostamenti nazionali e internazionali.

E ora, a meno che non sopraggiungano disposizioni dell’ultima ora, sia il Piceno che il Fermano si dovranno confrontare, giocoforza, con il traffico delle festività della commemorazione dei defunti e Ognissanti e con il weekend, il tutto “spalmato” su una rete autostradale che su alcuni viadotti viaggia a una sola corsia. E quello vissuto venerdì scorso, con code anche fino a 11 chilometri (!) in direzione sud, e traffico in tilt sulla Statale 16 Adriatica, rischia di essere solo… un assaggio.

 

 


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