Marco Catarci rimane il primario di Chirurgia dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli. Sebbene lo scorso 19 luglio si fosse posizionato primo in graduatoria per ricoprire il posto di direttore di Chirurgia Generale e Oncologia del “San Filippo Neri” di Roma, si è visto scavalcare dal secondo. «E va benissimo così» ha affermato sottolineando di essere molto sereno per l’esito del concorso, pur prendendo seriamente in considerazione l’idea di fare ricorso. «Non potevo essere contento di andare a lavorare “contro”, preferisco farlo “insieme con” e “per” chi continua a manifestarmi stima e apprezzamento».
Catarci aveva tentato la scalata per il prestigioso ruolo nella Capitale poiché Roma è la città dove vive tutta la sua famiglia e proprio al “San Filippo Neri” aveva lavorato tanti anni. Era il candidato con maggior punteggio nella terna di professionisti tra cui il direttore generale dell’Asl Roma 1 avrebbe dovuto scegliere il primario. La regola è che, qualora non venga designato il più qualificato in termini di punteggio ottenuto nelle selezioni, il dirigente debba darne “congrua motivazione”.
Le soddisfazioni professionali in ogni caso non mancano al dottor Catarci poiché ad Ascoli, dove è direttore del reparto di Chirurgia Generale da febbraio 2017, è molto apprezzato dai colleghi, dal direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani e dalla direttrice sanitaria del “Mazzoni” Diana Sansoni. «Ritengo che Roma abbia perso un treno non scegliendo Catarci – ha sottolineato la Sansoni – ma per noi posso dire che è stata una vera fortuna».
m.n.g.
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