di Andrea Ferretti
Filiberto Caponi, l’artista di Pretare di Arquata del Tronto, su Rai Due. Come c’è finito? E’ accaduto che Caponi ha partecipato oggi a Pomezia (Roma) al convegno di ufologia “Sono tra noi”, e la sua presenza non è passata inosservata all’inviato di “Quelli che il calcio”, Enrico Lucci, che l’ha intervistato. Come di consueto, tra il serio e il faceto.
Caponi ha brevemente raccontato, mentre scorrevano foto e immagini, della sua incredibile esperienza vissuta il 9 maggio 1993. Un episodio che l’ha reso famoso proiettandolo alla ribalta internazionale. Fu lui, allora 23enne, il protagonista di sconcertanti “incontri ravvicinati del terzo tipo” (il film del 1977 di Steven Spielberg non c’entra nulla). In quel primo di cinque faccia a faccia, riuscì perfino a fotografare l’alieno e alla sua storia finì per interessarsi il mondo intero. Fu anche denunciato dai Carabinieri per diffusione di notizie false e turbamento dell’ordine pubblico, ma venne assolto.
Filiberto Caponi è recentemente tornato alla ribalta della cronaca anche per il suo indiscutibile talento artistico, quando la scorsa estate realizzò ad Ascoli un disegno, anzi un’opera d’arte, sul ponte di Porta Cartara nei giorni in cui la città si sveglia con strade e ponti pitturati dai Sestieri della Quintana.
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