Padoin: «Questo Ascoli può fare di più,
contro il Cosenza ci rifaremo»

Simone Padoin durante la conferenza stampa

di Bruno Ferretti

«E’ vero, abbiamo fatto dei passi indietro. Dopo un’ottima partenza, abbiamo rallentato la marcia ma siamo ancora lì ed è meglio guardare avanti con pensiero positivo. Cosa ci é successo? Forse le altre squadre hanno imparato a conoscere meglio l’Ascoli, i suoi pregi e i suoi difetti, di sicuro dobbiamo migliorare nella gestione delle partite giocando con più intelligenza e compattezza. Adesso stiamo lavorando con grande impegno per la prossima partita con il Cosenza. Sono convinto che questo Ascoli possa e debba dare di più». È l’analisi di Simone Padoin, “mister 5 scudetti”, sulla situazione dell’Ascoli dopo le prime 12 partite. Il bilancio resta positivo (nono posto ad un punto dalla griglia playoff) ma se pensiamo che alla quinta giornata l’Ascoli era primo da solo…. i conti non tornano.
Padoin, torniamo a Crotone. Cosa è successo?
«La sconfitta ha ridimensionato il nostro cammino. Non é stato il solito Ascoli ma dobbiamo prendere atto dei meriti del Crotone che forse é la squadra più forte del campionato. Peccato perché venivamo da un ciclo positivo con il successo contro l’Entella e i pareggi con Perugia e Venezia dove la vittoria ci è sfuggita per poco».
Contro il Cosenza che partita si aspetta?
«Una partita complicata contro una squadra che ultimamente ha fatto bene. Il Cosenza gioca con il 4-3-3 e davanti ha giocatori forti. Ma noi domenica vogliamo e dobbiamo vincere. A tutti i costi. Con il mister stiamo lavorando molto sotto l’aspetto fisico e tattico per migliorare i meccanismi di gioco. Il morale della squadra è buono e siamo pronti per il prossimo ciclo di 7 partite, prima della sosta».
I brutti episodi che hanno visto protagonisti prima Da Cruz poi Ninkovic hanno creato qualche tensione nello spogliatoio?
«No, ormai sono alle spalle. Sono stati episodi brutti, fastidiosi, che non ci hanno fatto fare una bella figura nelle cronache. Ma sono passati. La società é intervenuta nella maniera giusta, i responsabili hanno capito di aver sbagliato e si sono messi sotto con grande voglia».