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Best Event Awards 2019,
l’ultima grande sfida
del Caffè Meletti

ASCOLI - Martedì 26 e mercoledì 27 novembre il prestigioso evento a Milano. La possibilità di portare a casa una “statuetta” da esporre sulle vetrine dello storico locale di Piazza del Popolo
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Fabio Lai, Angelo Davide Galeati, Valter Di Felice

di Andrea Ferretti

Il Bea (Best Event Awards) è il festival italiano degli eventi e della live communications. E, rivolto proprio al Bea 2019, il Caffè Meletti lancia una nuova sfida. La storica realtà ascolana, famosa in tutto il mondo come punto di riferimento della cultura e della tradizione ascolana, è presente a Milano, al prestigioso evento che si sviluppa tra martedì 26 e mercoledì 27 novembre – Hotel Melià e The Mall – con il proprio marchio che vuole anche essere quello di Ascoli e il suo territorio. Una vetrina unica e una opportunità ghiotta che l’amministratore unico della “Meletti Srl”, Valter Di Felice, esperto del food and beverage a livello nazionale e internazionale, è riuscito ad accaparrarsi.

Il Meletti sarà in gara («riportare da Milano un “oscar” e poterlo poi esporre nelle nostre vetrine non è solo motivo di vanto e orgoglio, ma un sogno, comunque è già molto importante esserci») grazie ai suoi servizi, ai suoi eventi e alla fama acquisita in oltre un secolo di vita, ma grazie soprattutto alla fondamentale presenza della Fondazione Carisap che per una consolidata realtà come il Meletti ha dato l’opportunità di camminare da sola nel massimizzare il fatturato (+15% nel 2018, +7% nel 2019) e nel promuovere la propria immagine e le iniziative e gli eventi che contribuiscono ogni volta ad arricchirla. Non ultime le serate dedicate al cabaret con artisti di fama nazionale e la presentazione della nuova guida Slow Food che lo storico locale ospita domenica 24 novembre, proprio alla vigilia di “Best Event Award”. Un evento, quest’ultimo, che vede la presenza di marchi famosi in tutto il mondo, compreso “Campari”, tanto per dirne uno, che quasi a voler seguire l’esempio del “Melettino”, ha riproposto il “Camparino”: cene all’aperto con vista su piazza. Piazze non certo qualunque visto che stiamo parlando di Piazza del Popolo di Ascoli e Piazza Duomo di Milano.

«Abbiamo risposto a un bando molto impegnativo – spiega soddisfatto Di Felice, sostenuto dal presidente della Fondazione Carisap, Angelo Davide Galeati, e affiancato da Fabio Lai, da un mese nuovo chef del Meletti – ed è già motivo di grande oroglio essere il primo Caffè storico d’Italia presente a questa manifestazione di respiro internazionale. Saremo presenti con due “nomination”, giudicati da una commissione composta da 45 tour operator internazionali, cento esperti tra direttori di marketing, della comunicazione e responsabili degli eventi di “marchi” come Compagnie aeree, Amazon, Porsche, Alfa Romeo e tantissimi altri. Presenteremo il Meletti, ma anche Ascoli. Siamo lì per farci conoscere e offriremo a tutti la versione mignon della nostra Anisetta. Lo scopo, chissà mai, è anche che una di queste grandi aziende e multinazionali, possa scegliere il Meletti, e quindi, Ascoli, per una loro iniziativa, per una loro convention. Ogni partecipante – scende ne dettagli – ha non più di dieci minuti a disposizione. Abbiamo la possibilità di presentare un video e una live presentation di tre minuti ciascuno e il nostro momento scocca martedì 26 novembre alle ore 17,10 e alle ore 18,20».

Tra i fiori all’occhiello del Caffè Meletti non può quindi non esserci lo chef Fabio Lai che ha rivoluzionato il menù creando piatti che prepara con le sue mani, compresi pane, focacce e grissini. Sardo di origine, arriva da Rocca Priora, piccolo centro sui Colli Albani di Roma. Nella città delle cento torri c’è arrivato per amore. «La mia ragazza è di Ancarano e allora ho deciso di trasferirmi qui diciamo… per amore, presentando il mio curriculum al Meletti». Un curriculum di fronte al quale Di Felice non ha avuto dubbi e lo ha ingaggiato subito, scoprendo anche che in passato avevano condiviso una stessa esperienza lavorativa. Fabio Lai ha lavorato due anni con Carlo Cracco, ma considera suo “maestro” (con lui per cinque anni, in diversi momenti) il “doppio stellato” Stefano Baiocco. Cibi genuini, tutta roba di prima qualità, con diverse pietanze a base di pesce per smentire, ancora una volta, chi crede che del buon pesce si possa mangiare solo nelle località di mare. Provare per credere.

Un momento della premiazione della passata edizione del Bea


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