di Bruno Ferretti
«Anche quando eravamo sotto di due gol, non ho mai avuto la sensazione, neppure per un attimo, di non riuscire a riprendere la partita. Perché vedevo che la squadra era in fiducia e giocava convinta delle proprie possibilità. Altre volte siamo calati alla distanza, stavolta invece siamo cresciuti. E alla fine é arrivata la vittoria: importante e meritata». La sintesi di Zanetti é precisa e non fa una grinza. É la fotografia della partita che l’Ascoli ha vinto in rimonta piegando un combattivo Cosenza che ha lottato fino alla fine ma è uscito dal campo con un pugno di mosche. E dire che dopo ventuno minuti i calabresi conducevano 0-2 e sembravano avere la partita in pugno.
L’Ascoli voleva assolutamente questa vittoria per scacciare i fantasmi e riprendere la retta via. Al fischio di chiusura i bianconeri hanno festeggiato con i tifosi la conquista dei tre punti grazie ai quali sono rientrati nella zona playoff. Dopo queste prime tredici partite (un terzo di campionato é alle spalle) la classifica resta cortissima. Solo tre punti separano l’ottavo posto playoff del Chievo (18), che deve anmcora giocare, e il quintultimo dello Spezia (15). Basta una partita, un risultato, per cambiare situazione e prospettive.
Per l’Ascoli adesso è in arrivo una settimana molto impegnativa con tre trasferte consecutive: fra le due di campionato, a Salerno (sabato 30 novembre ore 18) ed Empoli (sabato 7 dicembre ore 15), ci sarà quella di Coppa Italia a Genova, martedì 3 dicembre (ore 18) contro il Genoa. A “Marassi” ci sarà spazio per chi finora ha giocato di meno (Zanetti a fine gara ha detto che utilizzerà Beretta), mentre qualche titolare potrà riprendere fiato. Il mister sabato a Salerno dovrà fare a meno di Ninkovic (squalifica in arrivo), ma anche i campani avranno assenze di rilievo come il difensore centrale Migliorini (anche lui in odore di squalifica), Cerci e Firenze.
Tornando alla bella vittoria in rimonta con il Cosenza, da sottolineare anche la ritrovata sintonia della squadra. Ninkovic e Da Cruz erano stati protagonisti della lite in campo contro il Venezia, con conseguente sospensione punitiva del serbo. Stavolta li abbiamo visti aiutarsi. Da Cruz nel primo tempo ha offerto a Ninkovic l’assist del prino gol, quello che ha riaperto la contesa. E nella ripresa Ninkovic é corso a trattenere Da Cruz che rischiava l’espulsione per una scomposta reazione. Segnali importanti di compattezza di squadra e unità di intenti. Sì, l’Ascoli sembra essere tornato.
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