«Il Comune di Ascoli non riesce a spendere oltre 36 milioni di fondi regionali assegnati due anni fa per la messa in sicurezza delle scuole comunali con adeguamenti/demolizioni e ricostruzioni. In un paese normale tutto ciò è inconcepibile: il Pd chiede scuole sicure subito!». E’ l’accusa che arriva dal capogruppo del Pd, Francesco Ameli che ripercorre tutte le tappe della vicenda. «Accade -afferma- però che alcuni privati annusino l’affare e propongano all’amministrazione un Partenariato Pubblico Privato (cooperazione tra il settore pubblico e quello privato) con investimenti pubblici (tanti Fondi sisma) e privati (meno). Tutti sanno che la legge italiana non lo consente. Il sindaco Marco Fioravanti e il suo predecessore Guido Castelli, infatti, invece di fare le verifiche di vulnerabilità sismica (obbligatorie per legge) e mettere al primo posto la sicurezza di studenti e docenti, hanno deciso di perdere due anni di tempo per inseguire un Partenariato Pubblico Privato oggi impossibile da realizzare». Ameli accusa ancora: «L’aspetto che più mi lascia perplesso -aggiunge- è che ad oggi non sia stato fatto nessun confronto su come e dove fare i nuovi plessi scolastici insieme a presidi, genitori, comitato scuole sicure e la cittadinanza tutta. Come pensare di ridisegnare l’assetto scolastico di una città senza il confronto con coloro che le scuole e le città la vivono? È chiaro che un cambiamento così importante per la città dovrebbe essere condiviso con tutti perché modificare l’ubicazione delle scuole comporta modifiche sia della viabilità e dei trasporti ma anche modifiche di tutto il settore del commercio. È chiaro che non esistono benefattori, il privato fa impresa ed è giusto che faccia proposte.
Mi stupisce però la compagine amministrativa locale che, in maniera supina e senza colpo ferire, ha sposato la proposta del privato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: si sono persi due anni nell’indifferenza degli amministratori locali. Nel mentre, i nostri ragazzi sono in scuole delle quali non si conosce la vulnerabilità sismica, lasciando in una condizione di insicurezza ragazzi genitori e docenti ogni qualvolta una scossa di terremoto lambisce il territorio». Nel mirino ci sono anche il ruolo svolto da leghisti e grillini. «Il colmo è questo: cosa fanno Lega e M5S? -dice sempre Ameli- Hanno la brillante idea di proporre emendamenti (leggi l’articolo) che modificano la norma nazionale a favore di poche imprese locali, chiedendo di non applicare il limite del 49% di risorse pubbliche per i Partenariato Pubblico Privato. I paladini del giustizialismo e degli interventi statali, ad Ascoli si piegano agli interessi privati! Sinceramente penso che gli emendamenti Lega/M5S proposti saranno bocciati dalla Camera dei deputati e non saranno altro che un palliativo che ci ha fatto perdere tempo, ed un maldestro aiuto all’interesse di pochi.
Perché solo ad Ascoli il M5S si comporta così? Chi ripagherà la città e gli studenti di un anno di immobilismo e di mancata sicurezza nelle scuole? Per quale ragione l’unica soluzione è quella del Partenariato Pubblico Privato per per realizzare le nuove scuole cittadine quando da anni sono fermi i fondi e nel mentre nella vicina Folignano realizzano già scuole provvisorie?». Infine l’ultima stoccata: «I fautori della partecipazione (a chiacchiere) oltre al mancato coinvolgimento di studenti, famiglie e presidi -conclude Ameli- hanno ben pensato di non discutere con gli altri, anzi. La proposta di Partenariato Pubblico Privato infatti non tiene minimamente conto delle scuole provinciali insistenti sul territorio comunali. Non sarebbe utile un coordinamento tra enti quando si parla di come e dove ricostruire le scuole? Resta in me l’amarezza di un’occasione persa per la città, per la quale Lega e M5S locale dimostrano il non essere in grado di affrontare con serietà le sfide nell’interesse pubblico».
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