“Cas” negato alle famiglie che rifiutano la casa popolare (leggi l’articolo), la battaglia prosegue in Tribunale. Dopo l’ordinanza della Protezione civile che aveva confermato la linea del Comune di Comunanza, ora è arrivata la “rivincita” da parte dei nuclei familiari che si sono rivolti a due legali (Simone Moriconi di Fermo e Paolo Lori di Ascoli) per ottenere indietro la somma del contributo di autonoma sistemazione.
«Hanno ottenuto -rivela l’avvocato Francesco Paoletti, consigliere comunale di minoranza di Venarotta e sostenitore di un fronte unico delle minoranze dei comuni montani- dal Tribunale di Ascoli, un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo con il quale è stato ingiunto al Comune di Comunanza, il pagamento del Cas per il periodo gennaio/ottobre 2019 e per una somma complessiva di 40.000 euro oltre interessi e spese legali. Non so quanti colleghi avrebbero sposato la causa. A loro va il mio personale plauso stesso tempo come consigliere, seppur di minoranza in un comune facente parte del cratere, esprimo la mia solidarietà e vicinanza alle malcapitate famiglie di terremotati di Comunanza che anziché essere tutelate dalle istituzioni si sono viste avversate, nella speranza che vicende simili non abbiano a ripetersi in futuro. Insieme ai colleghi delle altre minoranze dell’Unione Montana -conclude Paoletti- avevo messo in rilievo l’urgenza di un segnale di discontinuità rispetto al contesto attuale e la vicenda di Comunanza non fa altro che rafforzare il mio pensiero politico ovvero che occorre cambiare partendo dal governo nazionale passando per quello regionale per poi finire ai nostri Comuni».
rp
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