di Andrea Ferretti
In tivù stavano andando le immagini dell’acqua alta a Venezia. Lui, appena messo fuori dall’uscio di casa, per un attimo ha creduto di trovarsi nella “Serenissima”. Il temporale di poche ore prima aveva infatti reso la strada dove abita – rua del Moscone, nel centro storico di Ascoli – una sorta di rio veneziano. Poi ha realizzato quello che stava accadendo, che è poi quello che succede ogni volta che piove con una certa intensità. Rua del Moscone, a pochi metri dal polo di Sant’Agostino, e quindi nel cuore della città, è una delle tante “ruette” dissestate, dove l’acqua piovana prima forma autentici ruscelli e poi lascia, per giorni, laghetti e successivamente fango e melma. La situazione, in questo caso, si è acuita con dei lavori di ristrutturazione di un edificio adiacente dove l’andirivieni di macchinari per l’edilizia hanno finito per scavare solchi sul millenario acciottolato.
«Mi sono rivolto al Comune affinchè provvedano a risolvere questo problema – dice sconcolato il residente – e l’ho fatto diverse volte. A volte non riesco nemmeno ad uscire di casa, e l’acqua piovana mi invade anche i locali a pianterreno. Poi, quasi non volevo crederci, qualche giorno fa sono venuti alcuni addetti del Comune per controllare la situazione. Mi è stato promesso che interverranno per sistemare la rua: non mi resta che incrociare le dita». Rua del Moscone è caratterizzata da uno dei caratteristici antichi passetti, tanto cari soprattutto ai turisti e ai loro scatti fotografici. Ma passetto vuol dire anche scarsa illuminazione. Che, per i soliti vandali della notte, sono manna dal cielo. Alcune volte i residenti sono stati costretti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, perché sotto quei passetti accade di tutto, specialmente durante le notti dei weekend.
Stavolta, come testimonia la foto sotto, ne ha fatto le spese una bici che è stata “vandalizzata” come capita a molte due ruote lasciate “parcheggiate” in strada. Per non parlare di vasi e fioriere di vario genere, sia pubblici che privati. Del resto, il sabato e la domenica mattina basta farsi un giro per le rue del centro di Ascoli per trovarsi di fronte a bottiglie di birra, di vino e anche di superalcolici, frantumate dopo essere state consumate in gruppo. Residui pericolosi per pedoni e bici, ma soprattutto una situazione che reca un danno di immagine a una città che si professa a vocazione turistica.
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