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Tentò di uccidere la madre,
i periti alleggeriscono un po’
la posizione del figlio

ASCOLI - Secondo il consulente del Tribunale la pericolosità sociale del giovane si sarebbe attenuata, mentre per quello della difesa i colpi inferti non sarebbero stati letali
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L’interno del Tribunale (Foto Vagnoni)

Per il perito del tribunale (il direttore del Sert Marco Quercia) la pericolosità sociale “risulta attenuata”, mentre per quello della difesa (il medico legale Romualdo Tosti Guerra) le ferite inferte alla madre non sarebbero state tali da causare la morte della madre.

L’udienza di stamattina, martedì 10 dicembre, al Tribunale di Ascoli, di fronte al giudice Rita De Angelis ha alleggerito un po’ la posizione del giovane sambenedettese (F.L.) che deve rispondere di un’accusa molto pesante: il tentato omicidio della madre durante una lite scoppiata l’8 gennaio scorso (leggi l’articolo) in cui la donna venne ferita all’addome con un coltello.

L’avvocato Alessandro Mariani

I difensori Alessandro Mariani e Umberto Gramenzi hanno scelto il rito abbreviato con l’udienza finale per la discussione che è stata fissata per il prossimo 31 marzo 2020. In precedenza il giudice aveva disposto un monitoraggio delle condizioni di salute mentali del giovane a cui è stato già riconosciuto “un vizio parziale di mente” al momento del fatto in grado di garantirgli uno sconto di un terzo della pena. Il giovane al momento si trova in una struttura protetta (Rems) in provincia di Pesaro.

rp

Accoltellò la madre, il giudice concede il rito abbreviato


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