di Maria Nerina Galiè
Alla vigilia di cinque inaugurazioni di importanti servizi che riguarderanno sia l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli che il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, Cesare Milani direttore dell’Area Vasta 5 fa il punto su quanto è stato fatto nell’anno che sta per terminare, e quanto c’è ancora da fare in particolare sulle nomine dei primari. Sono tante le difficoltà da affrontare in un momento in cui la sanità nel sud delle Marche è sotto attacco da parte di forze politiche e comitati cittadini, reso ancor più aspro dalle ormai vicine elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Motivo del contendere è l’ospedale unico e la preoccupazione, per i maggiori centri della provincia, cioè Ascoli e San Benedetto, di vedersi smantellare i presidi ospedalieri. Ma la carenza di personale e, soprattutto, i vuoti al vertice dei vari reparti può creare disagi e dare una sensazione di precarietà, quando la popolazione, a volte contesa da diatribe di campanile, vuole risposte ed efficienza.
Una condizione in cui ogni mossa “non studiata a tavolino” può riaccendere la polemica. E’ stata dura la presa di posizione del comitato sambenedettese “Salviamo il Madonna del Soccorso”, presieduto da Nicola Baiocchi, che in una nota si chiede se sia o meno opportuna la partecipazione del direttore di Area Vasta ad un incontro del Partito Democratico, sul tema della Sanità nelle aree interne picene, in programma a Comunanza domani, 18 dicembre, e che vedrà anche la presenza della vice presidente della Regione Marche Anna Casini e di Luciano Agostini responsabile del settore per il Pd. Il nome di Milani, con tanto di qualifica, è sui manifesti della riunione. «Sono stato invitato come tecnico e come cittadino di quelle zone – spiega Milani, residente a Montefalcone Appennino – e come tale ho interesse e competenza sull’argomento, ripeto da tecnico e cittadino. Non so nemmeno se andrò all’incontro, perché domani mi attende un pomeriggio fitto di impegni».
Tornando ai primari, il direttore di Av5 rimarca che «è stato fatto, e si sta facendo, tutto ciò che si doveva e poteva». Il 13 dicembre, con determina del direttore di Area Vasta, è stato pubblicato sull’albo pretorio l’avviso pubblico per il conferimento di incarico quinquennale del direttore di Ortopedia del “Madonna del Soccorso” e di Cardiologia del “Mazzoni”.
Il ruolo di primario di Cardiologia è scoperto sia al “Mazzoni”, a seguito del decesso di Luciano Moretti, che al “Madonna del Soccorso”, per il pensionamento di Mauro Persico. Ci sono in via temporanea, rispettivamente, Pierfrancesco Grossi e il facente funzione Vito Maurizio Parato. «Il concorso per l’incarico quinquennale a San Benedetto è andato deserto tre volte. Siamo in attesa di una nuova data che dovrà darci l’Asur, anche tenendo conto della disponibilità della commissione, i cui nomi sono già stati estratti». Stessa cosa per Nefrologia, diretta dal facente funzione Giuseppe Fioravanti. In questo caso il concorso è indetto per la prima volta.
Con Moretti se n’è andato anche il capo del Dipartimento di Emergenza e Urgenza (Dea) dell’Av5. Tiziana Principi, primario di Anestesia a San Benedetto, capodipartimento è stata designata dallo stesso direttore scomparso a ricoprire il posto l’incarico.
«Ortopedia a San Benedetto è senza il primario da dieci anni. Adesso il bando c’è. Nel frattempo il 31 dicembre andrà in pensione il facente funzioni Ugo Carta, ma ci sono già due nomi in lizza per sostituirlo in attesa dell’espletamento del concorso. E sono gli interni Guido Noira e Riccardo Chiappini».
Dal 5 dicembre scorso, Francesca Chiara Giorgi è a capo dell’unità operativa complessa di Oncologia e Claudio Angelini di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica. «La scorsa settimana si è concluso il concorso per Neurologia che ha visto primeggiare Raffaella Paci. Come di prassi ora bisogna attendere quindici giorni dall’affissione del curriculum per poi proseguire con la nomina ufficiale».
Da fine ottobre Vittorio D’Emilio è primario di Pneumologia del “Mazzoni”, mentre Marco Catarci resta alla Chirurgia di Ascoli, quando c’era il rischio che partisse alla volta del San Filippo Neri di Roma.
«Non è stato ancora possibile avviare l’iter per il posto da direttore di Chirurgia di San Benedetto perché Walter Siquini (primario a Macerata dall’1 luglio scorso, ndr) gode ancora del periodo di aspettativa previsto dalla legge». Sei mesi, quindi i primi di gennaio ci si aspetta un’azione in tal senso.
Ginecologia ad Ascoli e San Benedetto è diretta ad interim da Andrea Chiari dopo il pensionamento di Ennio Castelli.
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