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Al “Mazzoni” le migliori cure
per le patologie vascolari
per il centro-sud delle Marche (Foto)

AREA VASTA 5 -  Inaugurata oggi la nuova sezione che vede impegnate la Medicina Vascolare (responsabile Virginia Boni) e la Radiologia Interventistica (Fabio D’Emidio) per gestire e migliorare gli esiti e limitare le complicanze di tali malattie. A supporto, una sofisticata apparecchiatura angiografica che costa 650.000 euro. Al taglio del nastro il dg di AV5 Cesare Milani, il primario di Radiodiagnostica Marinucci, il presiedente della Regione Ceriscioli, la vice Casini, il vescovo D’Ercole, il sindaco Fioravanti
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di Maria Nerina Galiè

Qualcuno potrebbe gridare alla solita passerella, ma chi non avrebbe voluto essere parte di un progetto che nell’Area Vasta 5 per il centro-sud delle Marche va ad innalzare il livello tecnologico, di efficacia e di sicuro aiuto ai cittadini affetti da patologie vascolari? Oggi 18 dicembre nell’aula magna del polo universitario dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, autorità cittadine e massimi esponenti della sanità locale e regionale all’inaugurazione del percorso assistenziale per pazienti affetti da patologia vascolare, attraverso la diagnostica, la presa in carico medica, l’utilizzo della Radiologia Interventistica e della Chirurgia Vascolare  e finalizzato al miglioramento degli esiti e delle complicanze legati a tale patologia. Nella sezione autonoma, adeguata anche nell’impiantistica ed ancora fresca di tinteggiatura e che sarà gestita da un team di specialisti con diverse professionalità multidisciplinari, troneggia la nuova apparecchiatura angiografica. Il sofisticato strumento, dal valore di circa 650.000 euro, è ideale per le applicazioni radiologiche e cardiovascolari nel suo complesso e dotato di  applicazioni combinate per ridurre l’esposizione radiante sia per l’esaminatore che per il paziente. Il sistema, munito di un ecografo integrato, consentirà anche agli operatori medici di lavorare direttamente sul letto operatorio nelle procedure che necessitano di guida ecografica oltre che radioscopica.

Al taglio del nastro hanno voluto essere presenti il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli, la vice Anna Casini, ma anche il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole ed il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti. Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5, ha fatto gli onori di casa, mentre in sala erano numerosi i medici e dirigenti ospedalieri interessati all’argomento, ben illustrato dal primario del reparto di Radiodiagnostica Carlo Marinucci, la responsabile della Medicina Vascolare Virginia Boni ed il responsabile della Radiologia Interventistica Fabio D’Emidio.

Gli esponenti regionali hanno espresso la loro soddisfazione per il traguardo raggiunto dalla  sanità picena, cioè «avere le migliori prestazioni vicino a casa», ha detto la Casini. «Si parla di team, nella medicina del futuro – ha sottolineato Ceriscioli – equipe e ambulatori condivisi. Per questo è necessario eliminare i doppioni e lasciare spazio piuttosto a più figure professionali specializzate in tutti i settori che occorrono». «L’equipe di radiologi  – ha precisato Marinucci –  formata dal responsabile D’Emidio e Paolo Pagano, a cui si aggiungerà a breve Daniela Gabrielli, oltre ad eseguire procedure specifiche interventistiche vascolari ed extravascolari in sala angiografica, gestiranno sedute di Ecodoppler, Angio-Tac e Angio-Rm, collaborando nell’attività ambulatoriale con la Medicina Vascolare. Mentre la Medicina Vascolare gestisce sia ricoveri che attività ambulatoriale. Il completamento ideale di questo percorso sarebbe l’istituzione di una struttura di Chirurgia Vascolare a valenza inter-areavasta per soddisfare le esigenze dell’area sud delle Marche». Il sindaco Fioravanti, nel ricordare ai responsabili regionali «l’importanza di tener conto delle necessità dei cittadini e di ricucire eventuali  criticità rilevate dai rappresentanti istituzionali locali» ha espresso un bell’augurio di Natale rivolgendosi in particolare alle persone che lo passeranno in ospedale.  «Fate in modo che tutta questa tecnologia amplifichi l’aspetto umano nel curare i pazienti, non che lo distrugga» è stato  invece il monito di monsignor D’Ercole.

L’intervento di Virginia Boni

Fabio D’Emidio, Cesare Milani e Anna Casini


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