foto e testo di Simone Corradetti
Arriva il Santo Natale, accompagnato dalla solidarietà e dalla sensibilità di molte associazioni e fondazioni. La cristianità di ognuno va dimostrata seguendo le parole del Vangelo, che ci guida nella vita, e mette gli ultimi, gli emarginati e i detenuti al primo posto. Ecco allora che il progetto “Il mio campo libero” del Centro Sportivo Italiano (Csi) di Ascoli, dà la possibilità a chi ha commesso degli errori di poter recuperare attraverso attività di rieducazione e riabilitazione motoria.
Il progetto, nato e portato avanti nel carcere ascolano di Marino del Tronto, è finalizzato a riconoscere lo sport come un valido strumento di reinserimento nella vita civile. Nel campo della casa circondariale, stavolta si sono affrontate cinque squadre: Ascoli 1 e Ascoli 2 formate dai detenuti, la Nazionale dei sacerdoti, Confindustria e Ordine dei commercialisti. Ha vinto Ascoli 1, al secondo posto Confindustria, al terzo i commercialisti, al quarto Ascoli 2 e al quino i sacerdoti.
Al termine delle partite abbracci e sorrisi hanno rasserenato un ambiente molto triste, poi tutti in chiesa, dove è stata celebrata la messa dal vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole. «Dio – ha detto durante l’omelia – è un padre buono con tutte le persone bisognose, che si trovano dentro e fuori dal carcere. L’importante – ha aggiunto – è cambiare il nostro cuore con bontà e senza odio». Nell’occasione, il presidente del Csi di Ascoli, Antonio Benigni ha affermato che l’obiettivo, ora, è quello di organizzare un torneo estivo.
A chiusura dell’evento, le immancabili premiazioni alla presenza di tuti i protagonisti, tra cui il presidente dell’Ordine dei commercialisti Carlo Cantalamessa; di Corrado Alfonzi, Gianni Tardini e Gigi Bamonti che di Confindustria sono il direttore di Ascoli, il presidente e il segretario generale dell’Associazione sportiva (Asc). Quindi il buffet, offerto da Simone Mariani presidente di Confindustria, e i ringraziamenti a chi ha reso possibile la riuscita dell’iniziativa, come la Fondazione Carisap, il preparatore atletico della sqadra deii detenuti Valentino D’Isidoro, la direttrice del penitenziario Eleonora Consoli, le dottoresse Maria Sparvieri e Cristina Sabatini dell’area educativa del carcere.
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