«Adesso basta! », è sbottato il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti di fronte allo scenario che definire apocalittico non è più eccessivo, con la paralisi della viabilità che da venerdì 20 dicembre ha messo in ginocchio la A14, direzione sud, nel tratto compreso tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto, con pensati ricadute sulla Statale Adriatica letteralmente invasa dalle auto in fuga dall’autostrada, rimanendo però bloccate anche lì. I delimitatori sui viadotti Petronilla (tra le uscite di Pedaso e Grottammare), Fosso San Biagio (Altidona) e Campofilone. Che riducono la carreggiata ad una sola corsia. Venerdì, in pieno caos, è arrivata più come una beffa che un regalo di Natale la notizia che la Procura di Avellino ha deciso di togliere i sigilli. Cosa cambierà per i cittadini? Nell’immediato nulla, perché già dal prossimo lunedì 23 inizierà la fase ispettiva della cantierizzazione per i lavori di adeguamento delle barriere di sicurezza.
Intorno alle 20 di ieri, sabato 21 dicembre, i chilometri di coda sono arrivati addirittura a 24. Sono scesi a 10 in serata tra Porto Sant’Elpidio e Grottammare e a 8 tra Grottammare e San Benedetto. Nella serata di oggi, domenica 22 dicembre, è stato quasi un sollievo leggere che il serpentone raggiunge “solo” i 6 chilometri. Uno strazio per i cittadini e un grande impegno per forze dell’ordine e personale sanitario in allerta, in caso dovessero verificarsi incidenti.
«La A14 è completamente bloccata anche oggi (ieri, ndr) – ha detto ancora il sindaco Fioravanti – e la situazione è ormai insostenibile da troppo tempo e con le festività natalizie ormai alle porte il Piceno rischia di rimanere totalmente isolato! Non è ammissibile procurare un danno economico così ingente al nostro territorio, sarebbe sacrosanto almeno non far pagare il pedaggio agli utenti vista l’imbarazzante situazione che ogni giorno si trovano a dover affrontare! Urge ripristinare in maniera tempestiva una viabilità quantomeno regolare. Ne va della credibilità, della dignità e soprattutto del futuro dei nostri territori».
«E’ una cosa scandalosa impiegare quasi cinque ore per arrivare da Fano a San Benedetto e chiedere poi serenamente, come se nulla fosse, il pedaggio autostradale. In base a cosa? A quale tipo di servizio erogato» è invece il commento di Gianluca Carrabs, coordinatore regionale dei Verdi. «Capisco la necessità di chiudere i ponti – ha continuato Carrabs – e condivido l’operato dell’autorità giudiziaria visto che sicurezza e giustizia devo essere sempre al primo posto, ma ritengo assurdo, alla luce dei tempi di percorrenza decisamente imbarazzanti, richiedere del denaro a cittadini, lavoratori e imprese che percorrono il tratto autostradale». «Chiederò immediatamente – ha concluso l’esponente dei Verdi – una mozione, tramite il consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni, affinché la Regione Marche prenda una posizione dura nei confronti del gestore e si impegni a rendere gratuito il transito nei caselli fino a quando i tempi di percorrenza non rientreranno in un lasso di tempo ragionevole ed atto a ripristinare la sicurezza dei tracciati».
m.n.g.
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