In occasione di Ascoli-Pisa di giovedì 26 dicembre, i gruppi dei tifosi bianconeri della Curva Nord invitano tutti ad essere numerosi e recarsi allo stadio con un pò di anticipo per allestire al meglio la coreografia preparata da tempo per celebrare Costantino Rozzi. Dopo, però, dieci minuti di silenzio «in seguito agli ennesimi provvedimenti Daspo – scrivcono gli ultras in una nota – che hanno colpito pretestuosamente la nostra tifoseria, alcuni addirittura senza alcuna relazione con condotte da stadio. La Curva Nord si asterrà dal tifo per i primi dieci minuti della partita al fine di sensibilizzare l’Ascoli Calcio, l’opinione pubblica e gli addetti del settore sulla triste realtà nella quale siamo costretti ad operare, con una decina di Daspo recapitati ad appartenenti ai gruppi ultras dall’inizio del campionato, senza alcun problema di ordine pubblico o reale pericolo per le persone».
«Oltre 40 persone – continua la nota dei tifosi – costrette a rimanere lontane dallo stadio, di cui la stragrande maggioranza non coinvolta in alcun episodio di violenza fisica o scontri. Nel 90 per cento dei casi veniamo assolti ai conseguenti processi, che ovviamente si chiudono sempre dopo aver già scontato il Daspo, unica forma di pena prevista dalla giustizia senza l’emissione di una condanna. Un’attenzione spasmodica delle forze di polizia, non motivata da alcuna reale criticità, che ci costringe a spendere soldi per avvocati, litigare con i nostri familiari e talvolta perdere anche il lavoro per colpa degli atteggiamenti troppo zelanti delle autorità. A questo gioco al massacro non ci stiamo».
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