di Andrea Ferretti
Si è insediato ad Ascoli il nuovo questore Paolo Maria Pomponio. Prende il posto di Luigi De Angelis e proviene dal Compartimento Polizia Stradale della Toscana dove negli ultimi quattro anni ha coordinato 29 reparti. Ha lavorato anche nelle Questure di Firenze e Agrigento, e a Roma è stato per dieci anni nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza come direttore di Divisione e poi capo del Servizio immigrazione (ha operato anche a Lampedusa a diretto contatto con gli immigrati).
Nel suo primo giorno di lavoro ad Ascoli ha reso omaggio ai Caduti della Polizia deponendo al Cippo presente nel piazzale della Questura una pianta di ulivo e accendendo una candela nel ricordo dei poliziotti morti in servizio: il pensiero rivolto ai loro familiari. Ha incontrato il vice questore vicario Gerlando Costa, il capo di gabinetto Guido Riconi, tutto il personale, i rappresentanti delle forze sindacali, il personale civile in servizio nella Questura. Poi si è recato in Comune dove ha salutato il sindaco Marco Fioravanti e in Provincia dove lo attendeva il presidente Sergio Fabiani. Nel pomeriggio è stata la volta del prefetto Rita Stentella, e nei prossimi giorni sono in programma le strette di mano con il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e i vescovi Giovanni D’Ercole (Ascoli) e Carlo Bresciani (San Benedetto).
Pomponio, 59 anni, è napoletano ma fiorentino d’adozione. Laureato in Giurisprudenza alla “Federico II” della sua città, è diventato poliziotto nel 1988 dopo aver lavorato per anni nel privato con l’Italcable. «Sono onorato e gratificato che il capo della Polizia mi abbia destinato ad Ascoli – le sue prime parole proprio nelle ore dell’emergenza Coronavirus e nel bel mezzo del Carnevale – ho voluto ricordare i nostri Caduti a pochi giorni dall’inaugurazione a Livorno, presente anche il capo della Polizia, della caserma della Stradale che è stata intitolata a Fabio Baratella, polizitto morto in un incidente stradale mentre era in servizio».
Impossibile non parlare dell’emergenza Coronavirus con il nuovo questore il quale, proprio durante la sua prima conferenza ascolana, apprende “live” dai rappresentanti della stampa la notizia che giunge dalla Regione Marche con cui il governatore Ceriscioli annuncia la chiusura di scuole e Università e lo stop alle manifestazioni pubbliche. Il tempo dei saluti, ed ecco che arriva il dietrofront imposto dal premier Conte. Momenti di grande confusione: l’emergenza è anche questo. Il nuovo questore è uno sportivo, uno a cui piace il calcio. Dice di ricordare bene l’escalation dell’Ascoli che dalla Serie C balzò alla ribalta arrivando in A e sfidando, lui ancora un ragazzino, anche il “suo” Napoli. Nella sua casa di Napoli, Pomponio custodisce ancora gelosamente la poltrona dove si sedette il bomber azzurro Beppe Savoldi quando andò a trovare suo padre che era un medico. Tra le persone che ha conosciuto bene a Firenze, anche il noto giornalista e scrittore Sandro Buccioni. «Quando ha saputo che venivo ad Ascoli – rivela il neo questore – mi ha detto di portargli i saluti a Carlo Mazzone».
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