di Renato Pierantozzi
Svolta nella corsa alla candidatura a presidente della Regione Marche. Novantatré sindaci marchigiani, infatti, sono usciti allo scoperto a sostegno della nomination dell’attuale primo cittadino di Senigallia e numero dell’Anci Marche, Maurizio Mangilardi. Nel Piceno hanno firmato l’appello ben 20 sindaci su 33. Tra loro anche Matteo Terrani, sindaco di Folignano e segretario provinciale del Pd e il presidente della Provincia e Sergio Fabiani di Montegallo. Tra i big di centrosinistra manca all’appello solo Luigi Massa di Offida mentre ci sono i grandi Comuni di Monteprandone e Grottammare. A favore del “sindaco delle Marche” anche Sante Stangoni (Acquasanta), Pierpaolo Rosetti (Acquaviva), Sara Moreschini (Appignano), Gianfilippo Michetti (Carassai), Fabio Polini (Castignano), Graziano Fanesi (Castorano), Andrea Cardilli (Colli), Augusto Curti (Force), Enrico Piergallini (Grottammare), Massimo Romani (Massignano), Antonio Del Duca (Montedinove), Francesca Grilli (Montemonaco), Sergio Leggi (Monteprandone), Giuseppe Amici (Palmiano), Francesco Leoni (Roccafluvione), Giovanni Borraccini (Rotella), Alessandro Luciani (Spinetoli) e Fabio Salvi di Venarotta. «La proposta del nome di Maurizio Mangialardi quale possibile candidato governatore della Regione Marche – sostengono i 93 sindaci a favore del primo cittadino di Senigallia e presidente Anci Marche – non può che trovarci favorevoli». Ma quali sono le motivazioni del sostegno alla figura del primo cittadino di Senigallia?. «Come sindaci -affermano i firmatari nel documento programmatico che è stato diffuso oggi- che si trovano quotidianamente in prima linea a fronteggiare i problemi e le questioni essenziali che riguardano i cittadini, abbiamo potuto apprezzare il lavoro svolto da Mangialardi in questi anni, sia come sindaco di Senigallia,
dove la sua Amministrazione si è contraddistinta per il buon governo, l’attenzione alla coesione sociale e uno sviluppo turistico che ha fatto da traino anche per l’intera Regione, sia come presidente dell’Anci Marche, dove con grande sensibilità ha saputo offrire risposte efficaci alle istanze territoriali e dare voce ai sindaci e alle comunità colpite dal sisma in ogni occasione, e in particolare nel difficile confronto con il governo nazionale». E ancora: «Si tratta di una figura istituzionale, dunque, capace di unire e far dialogare mondi e sensibilità diverse, prescindendo dalle appartenenze politiche – ribadiscono i primi cittadini – e ponendo al centro del proprio agire il bene della collettività. Occorre costruire un progetto ampio e inclusivo, oltre ogni divisione o personalismo che coniughi visione e realismo, coraggio e competenza. Di questo i marchigiani hanno bisogno per affrontare le sfide future di un mondo sempre più complesso. Di questo abbiamo tutti bisogno per ritrovare fiducia nella buona politica. Per tali motivi riteniamo la candidatura di Mangialardi un fatto nuovo e positivo. A tutti coloro che hanno l’onere delle decisioni e la volontà di costruire un percorso unitario, – concludono – ci auguriamo che questa candidatura consenta di raggiungere una sintesi tra le differenti visioni e le proposte emerse dall’intenso e costruttivo dibattito di questo periodo».
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