di Federica Serfilippi
«Aree dedicate negli ospedali alla cura di chi ha contratto il Coronavirus. Oggi sono stati effettuati 54 tamponi e aspettiamo gli esiti. Tra chi è in isolamento domiciliare volontario ci sono 65 persone del personale sanitario tra medici e infermieri e addetti del 118». Così il governatore Luca Ceriscioli oggi nel corso di una conferenza stampa, finita pochi minuti fa, per fare il punto sul Coronavirus.
«Siamo arrivati a 35 test positivi nelle Marche dall’inizio dell’emergenza, 6 persone sono in terapia intensiva, 17 in ospedale, 11 sono stati posti in isolamento domiciliare. Altre 54 persone oggi sono in attesa dell’esito del tampone. Sono invece 233 le persone che si sono poste in isolamento volontario e 7 di loro manifestano sintomi. Tra chi è in isolamento ci sono 65 persone del personale sanitario, medici, infermieri, personale del 118».
Dei 35 casi accertati, 33 sono del Pesarese (oggi un uomo di 88 anni di Fano è morto mentre era ricoverato in ospedale). Gli altri due sono della provincia di Ancona: «Un 50enne è in terapia intensiva mentre un 45enne è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive», ha detto Ceriscioli che, su come gestire l’emergenza, ha aggiunto: «Bisogna rivedere l’organizzazione secondo un modello di risposta che permette di gestire al meglio la situazione, considerando che il numero dei contagiati potrebbe crescere. Potremmo predisporre una sola terapia intensiva per i contagiati a cui preferiamo dedicare apposite aree. Pertanto ci potranno essere spostamenti dei pazienti da una struttura all’altra. Abbiamo già occupato tutte le camere singole a pressione negativa». Sul decreto del governo: «Sarebbe stato meglio fare di più, avrei preferito la chiusura delle scuole in tutte le Marche».
(Servizio in aggiornamento)
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