Coronavirus, 413 test effettuati finora nelle Marche, uno su quattro sono risultati positivi con i contagiati che sono saliti a 124 nelle Marche. Tra questi 19 sono ricoverati in terapia intensiva, altri 57 sono in ospedale, 44 sono invece in isolamento domiciliare. Dei 124 casi, sono 62 quelli confermati dall’Istituto superiore della sanità. Nel complesso cento sono i contagiati nella provincia di Pesaro e Urbino, 19 in quella di Ancona, due in quella di Macerata, tre in quella di Fermo. I ricoverati in terapia intensiva si trovano: 5 a Pesaro, 7 a Fano, 2 a Torrette, due a Fermo, uno a San Benedetto, uno a Civitanova, uno a Urbino. Le persone in isolamento domiciliare sono 704, di questi 116 sono operatori sanitari. Tra chi si trova in isolamento 61 persone hanno sintomi influenzali. Nel complesso 147 le persone in isolamento in provincia di Ancona (3 hanno sintomi), 480 a Pesaro (47 con sintomi), 36 a Macerata (6 con sintomi), 33 a Fermo (5 con sintomi), 8 ad Ascoli ma nessuno ha sintomi. Questi i dati forniti dal Gores per fare il punto della situazione sul contagio. Si tratta comunque di dati che sono in continuo aggiornamento e continuamente in regione vengono eseguiti nuovi tamponi.
Intanto oggi in regione si è svolta nella sede della giunta regionale, a Palazzo Raffaello, una riunione dei capigruppo consiliari per fare il punto sull’emergenza coronavirus. Il presidente Luca Ceriscioli ha voluto informare i consiglieri regionali sulla situazione e il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, accogliendo la proposta, ha convocato la conferenza dei capigruppo. Erano presenti oltre al presidente Luca Ceriscioli e all’assessore regionale Fabrizio Cesetti, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo, Renato Claudio Minardi vicepresidente (Pd), Piero Celani vicepresidente (Fi), Mirco Carloni consigliere segretario (Lega), Boris Rapa vicesegretario (Uniti per le Marche), i capigruppo Francesco Micucci (Pd), Gianni Maggi (M5s), Jessica Marcozzi (Fi), Fabio Urbinati (Italia Viva), Sandro Zaffiri (Lega), Elena Leonardi (Fdi), Gianluca Busilacchi (Art. 1), i consiglieri Romina Pergolesi (M5s), Francesco Giacinti (Pd) presidente Commissione affari istituzionali.
Da tutti, al di là dell’appartenenza politica, è stata data la massima collaborazione alla giunta regionale condividendo i principi di precauzione e di prevenzione messi in atto con le misure regionali e governative. «In tutti gli interventi – dice la Regione in una nota – è stato dato atto unanimemente al presidente Ceriscioli di aver gestito bene questa fase difficile, anche nei giorni precedenti con alcuni atti e decisioni presi in prevenzione mettendo la salute pubblica al primo posto». Ceriscioli ha annunciato che la Regione sta prendendo tutte le misure di riorganizzazione sanitaria indispensabili e con visione prospettica, come l’aumento delle terapie intensive e dei posti letto dedicati ai casi positivi di Coronavirus in reparti di infettivologia attraverso anche l’accorpamento dei servizi. «Un incontro importante quello di oggi – ha sottolineato Ceriscioli – per fare il punto insieme e con la massima trasparenza su questa emergenza. Un modo anche per informare la comunità regionale, preoccupata in questo momento per quello che accade, che esiste nelle Marche una capacità di ragionare insieme e condividere percorsi e scelte, che aiuterà a fare bene e a rispondere alle esigenze dei marchigiani sia in termini di salute che di sostegno economico». «E’ emersa un’unità di intenti e convergenza da parte di tutte le forze politiche – ha evidenziato Antonio Mastrovincenzo – e una solidarietà verso l’azione del governo regionale. Su questo lavoreremo insieme nei prossimi giorni, Consiglio e Giunta, per affrontare su tutti i versanti questa emergenza e per dare segnali positivi a tutta la comunità marchigiana». Per quanto riguarda i problemi legati all’economia, Ceriscioli ha detto che «si sta già agendo in parallelo, con misure di competenza regionale e progettando alcune azioni di sostegno ai lavoratori e alle piccole e medie imprese, anche riconvertendo la destinazione di alcuni fondi per agire con immediatezza, in modo da consentire di attraversare una prima fase critica».
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