Approvato il piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, un piano che mette a disposizione oltre 400 posti letto, tra quelli già disponibili e quelli nuovi dedicati, divisi tra terapie intensive, semi intensive, degenze specialistiche e post critici. Analizzato il rapido diffondersi dei pazienti Covid-19 positivi e le necessità impellenti causate dagli aumentati bisogni assistenziali ad elevata intensità (terapia intensiva/semi-intensiva), la Regione ha ritenuto, in raccordo con i direttori degli enti del servizio sanitario regionale e del Gores, di elaborare il piano per il governo delle attività di ricovero. Il documento, approvato oggi dall’esecutivo regionale, definisce le strutture ospedaliere adeguate, o riorganizzate temporaneamente, per far fronte all’emergenza causata dal rapido diffondersi dei pazienti Covid-19 positivi. Al termine della fase straordinaria, l’assetto strutturale del Servizio Sanitario Regionale sarà ripristinato completamente. Eventuali tecnologie acquisite durante il periodo dell’emergenza rimarranno patrimonio delle strutture che se ne avvalgono. «Continuiamo a lavorare – afferma il presidente Luca Ceriscioli – perché tutto il sistema sanitario si troverà molto probabilmente impegnato con la fase finale e più difficile del virus, quella della terapia intensiva e del ricovero. E’ importante comprendere quello che sta accadendo. La politica attuerà ciò che la sanità chiede. E’ così dal primo giorno: dalle ordinanze per limitare il contagio, alle risorse per la sanità aumentate, fino a questo atto di riorganizzazione. In emergenza straordinaria lavoriamo per step e intanto prevediamo quello che servirà dopo. Ricordo che è importante, da parte di tutti, prima di tutto, la prevenzione. La nostra impostazione, come istituzione, è di lavorare ogni volta per la misura successiva sperando che non serva, ma preparandoci al peggio, sempre un passo avanti alla malattia». Le strutture, individuate dai Direttori Generali degli Enti Ssr, consentiranno sia di ampliare la dotazione di posti letto dedicati di Terapia Intensiva e Semintensiva, sia di ampliare la dotazione dei posti letto di Malattie infettive e di altri reparti internistici. Strutture dedicate ai pazienti positivi sono gli ospedali di Camerino, Fermo, San Benedetto, Ascoli, Fossombrone, Chiaravalle, Ospedali Riuniti di Ancona, Inrca e Marche Nord. Strutture post critiche: Fossombrone e Chiaravalle, una agli Ospedali riuniti di Ancona, una all’Inrca- Fermo. Tutte le restanti strutture devono in ogni caso garantire esclusivamente le attività improcrastinabili, con percorsi esclusivi e sicuri. Ribadita la necessità di sospendere temporaneamente, laddove possibile, le attività programmate di chirurgia ad alta specializzazione e il mantenimento di tutte le attività d’urgenza. Le attività di Virologia, inerenti l’emergenza Covid-19, fanno riferimento al Laboratorio dell’Aou ospedali Riuniti di Ancona, anche in considerazione del fatto che allo stesso è stato riconosciuto il 100% di affidabilità dall’Istituto Superiore di sanità. Per la raccolta dei tamponi sono state individuate 4 micro-equipe dedicate: Le aree vaste 1, 2, 5 ne hanno una ciascuna, la quarta è per le Aree Vaste 3 e 4.
Dal 25 febbraio è attivo il numero verde regionale, con 4 linee telefoniche, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20. In turno 65 medici tra specializzandi di Igiene e MMG in formazione con 6 operatori/turno. Le linee di risposta saranno aumentate nelle prossime ore, così come sarà implementato il numero del personale sanitario dedicato a questo servizio, anche con l’attivazione di collaborazioni (psicologi delle emergenze, altro volontariato opportunamente formato). Sarà inoltre attivato in queste ore un canale comunicativo per persone sorde.
(Servizio in aggiornamento)
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