Il Viminale ha comunicato alle Prefetture le indicazioni per i territori “a contenimento rafforzato”. Nelle Marche si tratta della provincia di Pesaro e Urbino. Saranno convocati subito i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per le misure di coordinamento. Nella direttiva ci indicazioni specifiche per i controlli di chi entra o esce dai territori “a contenimento rafforzato”.
ENTRARE E USCIRE – Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare con un’autodichiarazione (che potrà essere anche resa sul momento con i moduli forniti dalle forze di polizia). Divieto assoluto di spostarsi per chi è in quarantena o è risultato positivo al virus.
CONTROLLI IN AUTO E IN TRENO – I controlli avverranno sia in autostrada (da parte della polizia stradale), sia sulla viabilità ordinaria (dove ci saranno anche i carabinieri e la municipale). Per quanto riguarda i treni sarà la polizia ferroviaria, in collaborazione con il personale di Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, a canalizzare i passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni per controllare, anche tramite termoscan, le condizioni di salute dei passeggeri. Anche per chi viaggia in treno vale l’autodichiarazione.
PER CHI VIAGGIA IN AEREO – Negli aereoporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato” chi parte dovrà avere, oltre al titolo di viaggio, anche l’autocertificazione. Idem per chi arriva. Esclusi invece i passeggeri in transito. Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza ci sarà bisogno dell’autocertificazione solo per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Per quelli in arrivo invece i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto di ingresso.
NAVI DA CROCIERA – Controlli analoghi anche a Venezia per i passeggeri delle navi da crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienxa.
VERIFICHE E SANZIONI – La veridicità dell’autorichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli. Chi viola le limitazioni rischia fino a tre mesi di carcere o un’ammenda fino a 206 euro. A meno che non possa configurarsi l’ipotesi più grave di reato contro la salute pubblica. Il monitoraggio è affidato al prefetto
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