Il Piceno si conferma una roccaforte inespugnabile per il Coronavirus, lo ha confermato il Gores oggi pomeriggio, 10 marzo, che però ha annunciato altri cinque decessi nelle Marche, tra cui l’81enne di Ancona ricoverato da qualche giorno all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Gli altri: 3 uomini di 67, 84 e 85 anni del Pesarese e una donna 83 anni di Macerata ricoverata al “Murri” di Fermo.
Ma non si abbassa la guardia e si continua a lavorare sodo per allestire la “Stanza 19”, ex ufficio protocollo e la palazzina malattie infettive ex Aids. Così è stata chiamata la palazzina ex Aids, esterna al “Mazzoni” di Ascoli, che secondo il piano della Regione Marche per la gestione dell’emergenza dovrà ospitare eventuali casi positivi al virus in regime di terapia semintensiva. L’Ente di Ancona ha previsto una capienza per 15 posti letto, contro i 21 disponibili. Lavori in corso per adeguare la struttura, come lo scivolo per l’ingresso, e dotarlo dei presidi necessari, dai respiratori a quanto altro necessario per rispondere ai criteri richiesti dalle direttive regionali. A San Benedetto ci saranno 6 posti letto dedicati alla terapia intensiva. In entrambi gli ospedali si attendono i container della Croce Rossa che verranno montati fuori dai Pronto Soccorso per il triage dei casi dubbi.
Nel frattempo in Area Vasta 5 si continua a fare qualche tampone, per lo più esterno agli ospedali. Uno è stato fatto ad avvenuto decesso ieri, 9 marzo, su un uomo di 50 anni che da una settimana circa si trovava sulla costa ma proveniva dall’Emilia Romagna.
Rispetto ai dati forniti dal Gores stamattina, è rimasto invariato in serata, a livello regionale, il numero dei contagi. Cresce cresce invece quello delle persone in isolamento domiciliare volontario. Sono 1.985 in tutto. Sempre 37 nel Piceno con 3 sintomatici, e non più 2, e 3 operatori sanitari.
m.n.g.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati