di Andrea Ferretti
Il decreto coprifuoco ha colto milioni di italiani alla sprovvista. In pochi minuti, lunedì sera, si è materalizzato quello che in tantissimi temevano e che, per primi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli altri membri del Governo, hanno ritenuto necessario attuare per arginare in maniera più decisa il Coronavirus e, con esso, buona parte della stupidità di chi ha dimostrato (e perfino pubblicizzato) di non poter resistere anche solo all’aperitivo: parola quest’ultima usata dallo stesso capo del Governo all’inizio del suo intervento con cui ha congelato il Paese.
Il decreto è chiaro, ma applicarlo in toto, nel giro di poche ore, non è stato facile per nessuno. Non lo è stato per chi deve farlo rispettare, figuriamoci per chi deve attenersi a regole che servono a salvare la vita propria e quella degli altri.
Anche nell’Ascolano le forze dell’ordine hanno inizato una giornata, dai connotati di “The Day After”, cercando soprattutto di monitorare la situazione e cercare di capire, loro per primi, in che maniera e in che direzione sia meglio muoversi in questi primi giorni.
Nel Piceno sono stati notevolmente rafforzati i servizi su strada da parte di tutte le forze dell’ordine, in particolare di Polizia e Carabinieri. In Questura alcuni uffici, come ad esempio quelli aperti al pubblico, sono chiusi o operano a scartamento ridotto. In questo caso, il personale è stato dirottato su strada, con pattuglie che monitorano 24h centri abitati, strade urbane ed extraurbane. Soprattutto queste ultime, che rappresentano poi le vie di collegamento per spostarsi da un Comune all’altro.
Proprio la Polizia di Stato, e di conseguenza anche la Questura di Ascoli, ha lanciato un volantino che nell’era dei social ha ben presto raggiunto migliaia (nel Piceno) e milioni (in Italia) di persone. E’ un “telegramma” di raccomandazioni su eventuali spostamenti. A proposito dei quali, per chi lo fa in auto, c’è anche un modulo da compilare e firmare contestualmente all’operatore di polizia che effettua il controllo (foto sotto).
A livello cittadino, e questo vale per Ascoli e San Benedetto che sono i principali centri del Piceno ma anche per gli altri 31 Comuni dell’Ascolano, ad operare è soprattutto la Polizia Municpale che provvede ad esempio al controllo dei pubblici esercizi, affinchè rispettino le norme previste dal decreto “Io resto a casa”, soprattutto gli orari.
A tal proposito, ad Ascoli domani mercoledì 11 e sabato 14 marzo niente mercati a Piazza Arringo e in via Recanati. Uno stop che, in attesa dell’ordinanza del sindaco Fioravanti, sembra destinata ad allungarsi.
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