di Franco De Marco
«Gianni Mercorelli è l’occasione per cambiare passo e indirizzo anche nelle Marche». Il senatore sambenedettese Giorgio Fede, facilitatore per le Marche del Movimento 5 Stelle, accoglie con entusiasmo l’esito della piattaforma Rousseau che ha indicato il tolentinate Mercorelli quale candidato presidente della Regione Marche.
Ma, nella provincia di Ascoli e soprattutto nel capoluogo piceno, nel mondo dei 5 Stelle la notizia, per la verità, non suscita particolari reazioni. Si ha anzi l’impressione che il Movimento, che ha perso tra l’altro l’onorevole Rachele Silvestri passata come noto nel gruppo misto quindi espulsa, stia vivendo un momento di forte riflessione. Molti entusiasmi sembrano affievoliti. Anche perché, da quanto si evince, una fetta consistente di attivisti era favorevole ad un accordo con il Pd in viste delle prossime regionali temendo un ridimensionamento come forza elettorale e quindi con scarsa capacità di incidere. Posizione espressa prima di tutto dal consigliere regionale Gianni Maggi. Ma la scelta strategica è stata diversa. Se il candidato presidente è Gian Mario Mercorelli, di Tolentino, il candidato consigliere di punta dei 5 Stelle sarà l’uscente Peppino Giorgini di San Benedetto. Non sarà facile, però, si prevede tra gli “addetti ai lavori”, riconquistare questo seggio nell’assise anconetana anche a seguito della nuova legge elettorale.
Il senatore Fede è tuttavia molto fiducioso. E oltre a plaudire all’indicazione di Mercorelli, coglie l’occasione per criticare la politica sanitaria dei tagli realizzata negli ultimi anni sia in Italia sia nelle Marche. «Mercorelli – afferma Fede – è atteso da un ruolo difficile e importante nel guidare il Movimento alle elezioni regionali in un momento particolarmente delicato per il nostro Paese in cui stanno emergendo con grande evidenza gli errori fatti nel decessi passati, in tutta Italia, anche per quanto riguarda la sanità competenza strettamente regionale». «Ora più che mai i cittadini sono chiamati a capire e a scegliere qual è il futuro che vogliamo – afferma sempre Fede – avendo ben chiaro che l’impoverimento costante della sanità pubblica, a favore dei privati, è stato portato avanti da tutte le altre forze politiche . E i risultati li conosciamo bene: problemi e tragedie per i cittadini, già evidenti nella gestione ordinaria, diventano atroci in caso di emergenza. Perché la sanità non è un prodotto come un altro e solo il Movimento 5 Stelle ha tra i suoi principi fondamentali la difesa dei beni pubblici e candidati con una storia di battaglie civili anche e proprio a favore della sanità pubblica. Uniamoci intorno a Gianni e cambiamo anche le Marche».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati