di Stefania Mistichelli
Lezioni a distanza, lavoretti fatti in casa in vista della festa del papà, un po’ di fantasia, una bella dose di pazienza e persino la ginnastica online. Questi gli ingredienti che stanno caratterizzando le giornate dei bambini e dei ragazzi alle prese con una quotidianità diversa. Senza scuola e con i pomeriggi liberi dalle diverse attività pomeridiane, liberi dalla danza e dalla pallacanestro, dalla lezione di musica e da quella di inglese, il tempo si dilata e, se da un lato gli studenti si godono un inaspettato “riposo” forzato, dall’altro rischiano di passare pomeriggi inoperosi davanti a televisione e videogiochi. Ad ovviare a questo, arrivano docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che, utilizzando gli strumenti a loro disposizione, ne approfittano per cercare di riempire questo vuoto e di mantenere nei ragazzi l’abitudine allo studio e, per lo meno, a rinforzare le nozioni già apprese.
All’Isc Ascoli Centro, ad esempio, persino le maestre dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia si stanno impegnando a caricare sul sito e sulla pagina Facebook, ogni martedì e giovedì, attività da proporre e far svolgere i bambini a casa (“racconti e attività antinoia”), mentre le maestre delle elementari caricano sul registro elettronico compiti e lezioni, scritte e audio. In questa fase, più che mai utili i famigerati gruppi whatsapp di classe, dove vengono condivisi file audio, pdf e appunti.
Se è vero, poi, che accanto allo studio, una grande importanza riveste per i ragazzi l’attività fisica, non mancano istruttori ed allenatori che inviano esercizi da svolgere in casa, per evitare che i ragazzi passino troppe ore sul divano. È il caso di Claudia Casimirri, della scuola Asd Danzarte di Villa Pigna, che invia alle sue allieve esercizi da svolgere a terra, con tanto di accompagnamento musicale, per aiutarle a mantenere il tono muscolare, o di Susanna Lopazio dell’Ascoli Basket che studia piani di allenamento per i suoi giovanissimi cestisti.
Prove tecniche di normalità, insomma, che tra creatività e impegno contribuiscono a riempire le giornate di ragazzi (e genitori) in attesa che tutti torni come “prima del Coronavirus”.
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