di Franco De Marco
Il sindaco Marco Fioravanti, durante la quotidiana diretta Facebook, riceve in diretta dalle autorità sanitarie la notizia di altri quattro contagiati che si aggiungono ai due casi già acclarati, l’imprenditore e il dirigente dell’Arengo. Si tratterebbe di tre dipendenti comunali e del familiare di uno di loro. Tutti e quattro hanno febbre ma al momento non necessitano di ricovero seppure costantemente monitorati dai sanitari. L’imprenditore di 64 anni, come riferisce il primo cittadino, sta a casa e sta meglio. Il dirigente comunale è a San Benedetto ricoverato nel reparto Rianimazione.
Annuncia anche che ha dato esito negativo il tampone effettuato su di lui e smentisce la notizia, ampiamente diffusa da mattina a sera oggi sui social, con un messaggio vocale che faceva tanto di nome – fatto intollerabile, è un reato – di un altro dirigente comunale contagiato. «A parte il caso del dirigente che si trova ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto – precisa Fioravanti – non c’è nessun altro dirigente contagiato dal Coronavirus. Altri due assessori comunali, volontariamente, si sono messi in isolamento e lavorano a casa. Sta benissimo e lavora regolarmente l’altro assessore Massimiliano Brugni (indiziato sui social, ndr)».
Il Comune di Ascoli continua ad essere in prima linea e a mettere in campo tutte le misure possibili per combattere la diffusione del Coronavirus. Quasi tutti gli uffici sono stati chiusi e la gran parte dei dipendenti lavora da casa. Anche oggi hanno girato per la città due mezzi di fonica che hanno ripetuto, con la voce del sindaco, la prescrizione a non uscire di casa soprattutto agli anziani, per nessun motivo, tranne per fare la spesa (una persona sola per famiglia), lavoro o necessità sanitarie. Ha girato anche una “vela”. L’informazione ai cittadini è capillare attraverso tutti i canali.
«Oggi abbiamo emesso l’ordinanza – afferma Marco Fioravanti – per la chiusura di tutti i parchi e i giardini pubblici della città e per la chiusura delle piste ciclabili e delle piste pedonali. Ripeto ancora una volta che non si deve uscire da casa. Per vincere la guerra contro il Coronavirus c’è bisogno della collaborazione di tutti. Ognuno di noi deve essere responsabile e attenersi alle disposizioni. Niente polemiche. Il nemico è uno solo: il Coronavirus. Io, anche dopo il tampone, che ho fatto in via precauzionale su consiglio delle autorità sanitarie, continuo a rimanere a casa per qualche altro giorno. Voglio anche dare un esempio. Io resto a casa, fatelo anche voi».
Il sindaco condanna duramente le bufale che vengono veicolate attraverso i social: «Oggi ho ascoltato vocali da diffamazione. Non è ammissibile. Si crea allarmismo. Bisogna attendere solo le notizie ufficiali. La macchina delle misure anti contagio sta funzionando ma domani forse ci saranno azioni ancora più stringenti (chiusura delle fabbriche? ndr). C’è necessità di bloccare tutto. Vedremo cosa deciderà il Governo».
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