Tra le strade vuote della quarantena risuona l‘Inno d’Italia. Una voce di bimbo prova ad accompagnarlo, poi si perde tra le strofe più difficili. Ma quel “chiamò” finale è inconfondibile anche per uno della sua età. E si scioglie in un “sì” da applausi. Gli stessi che provengono dalle case, quando la musica finisce.
L’Italia chiama. Il Piceno risponde. Anche tra le strade si diffonde il canto composto da Mameli e Novaro nel 1847. Un modo per sentirsi uniti anche se distanti. La sfida al Coronavirus passa anche da qui. Dagli appelli alla condivisione lanciati sui social. Musica dai balconi, come nel resto della nazione. Ascoli è solo un esempio. Tenere psicologicamente è la prima cosa. Ricordando i sacrifici di chi questo Paese l’ha costruito.
Lu. Ca.
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