video e testo di Marco Braccetti
(fotoservizio di Alberto Cicchini)
Strade senza gente, ma piene di senso di responsabilità. Nel primo sabato notte di “non-movida”, a San Benedetto trionfa il rispetto delle regole impartite dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. «Restate tutti a casa», è la linea di comportamento dettata dal capo del Governo, valida anche per i più giovani. Una linea seguita alla lettera anche da chi, solitamente, vive il weekend fuori dalle mura domestiche. Sabato, quando mancavano pochi minuti a mezzanotte, il cuore di San Benedetto appariva deserto. Tra viale Moretti, via Montebello, e via Mentana, le persone di passaggio si potevano contare sulle dita di una mano.
Strade solitamente molto trafficate (come via San Martino) erano come chiuse alla circolazione delle auto, diventando spazio per il transito di qualche ciclista solitario. In giro non si vedevano neanche pattuglie delle forze dell’ordine che, effettivamente, avrebbero avuto ben poco da controllare, visto e considerato che, come detto, il centro della città era una vera e propria landa desolata.
A ravvivare un po’ la situazione ci avevano pensato, nel pomeriggio, i flash-mob messi in atto da tanti cittadini che, dai balconi, si son messi a fare musica. Tra loro spiccava il Dj Gianni Schiuma: veterano della movida sambenedettese. Affacciato dalla propria abitazione del Paese Alto ed insieme alla famiglia, Schiuma ha proposto un dj-set, rilanciato anche in rete, tramite i social. Il party-domestico è scattato verso le ore 18, scatenando uno tsunami di commenti positivi su Instagram. Sulle note di brani come “Heroes” di David Bowie e “La mia banda suona il Rock” di Fossati, il noto Dj (al secolo Gianni D’Angelo) ha lanciato un messaggio di speranza, sottolineando come grazie all’’arma dell’amore vinceremo la battaglia contro il virus.
Tornando alla nottata di “non-movida”: bar, ristoranti e pub, tutti rigorosamente chiusi. In giro non si vedeva neanche qualche “irriducibile” della movida fai-da-te, magari con bottiglie e bicchieri alla mano presi al supermercato. «Ero sicuro che sarebbe andata così ne sono felice. Perché davvero tutti, dagli adulti ai ragazzi, hanno capito l’importanza di rispettare certe disposizioni, che servono soprattutto alla nostra salute. Certo, dispiace molto non poter lavorare, ma dobbiamo rispettare le regole ed è giusto che sia così» ci dice Devis D’Ercole: titolare dello Shake: cocktail-bar affacciato su via San Martino.
«Dobbiamo restare a casa – prosegue il bartender – -personalmente, io sto leggendo dei libri oltre ad approfittare del tempo per fare nuove sperimentazioni sulle bevande che potrei proporre quando riapriremo. Con diversi clienti continuo a mantenere rapporti anche da casa. Ci sentiamo, ma certo non parliamo di organizzare serate o cose del genere». D’Ercole ha chiuso l’attività “fino a data da destinarsi” e prevede che il termine previsto dal Governo (25 marzo) sarà prorogato: «Penso che ripartiremo a tutti gli effetti soltanto a maggio. Credo che Pasqua sia compromessa, rimane un’estate tutta da valutare».
Nei mesi estivi, il comparto economico della movida sambenedettese può contare anche su un consistente gruppo di persone provenienti da fuori dei confini nazionali. Quest’anno le cose potrebbero essere molto diverse: «Credo che avremo un grosso problema soprattutto con il turismo straniero – prevede il barman – anche perché all’estero l’espansione del virus viaggia in ritardo rispetto all’Italia e le cose che oggi stiamo affrontando noi, tra qualche settimana o mese lo affronteranno molti altri Paesi. Anche questo, naturalmente, comporterà un calo enorme dei vacanzieri provenienti dall’estero. Dunque lavoreremo solo con i turisti italiani» conclude D’Ercole. Insomma: dita incrociate, nella speranza che con l’arrivo della bella stagione, almeno l’Italia si risollevi e tra gli abitanti del Belpaese cresca sempre più la voglia di vacanze al mare.
LA FOTOGALLERY DI ALBERTO CICCHINI
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati