Saranno bruciati i rifiuti provenienti dalle abitazioni di persone risultate positive al Coronavirus o in isolamento fiduciario o obbligatorio. Lo ha stabilito Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche nell’ultima ordinanza emanata per contenere il diffondersi del contagio. Il provvedimento entra in vigore dalla mezzanotte di lunedì 23 marzo e sarà così per i tre mesi successivi.
«I rifiuti di cui sopra – si legge nel documento – in deroga alle vigenti autorizzazioni sono destinati a trattamento termico senza alcun trattamento preliminare. In caso di indisponibilità di impianti saranno direttamente conferiti dentro “big bags” a smaltimento in discarica, senza alcuna preventiva operazione preliminare o recupero».
I gestori del servizio, sentite le autorità territoriali, dovranno individuare e comunicare giornalmente quali sono gli impianti di destinazione. Nell’ambito delle operazioni di raccolta, tali rifiuti possono essere temporaneamente raggruppati in appositi cassoni scarrabili collocati all’interno di apposite aree che dovranno essere recintate, adeguatamente attrezzate e presidiate. Di tutto, i gestori dovranno informare tutte le autorità competenti.
Tutti i rifiuti urbani residui alla raccolta differenziata continueranno ad essere raccolti nei Comuni secondo le ordinarie modalità e, in deroga alle vigenti autorizzazioni, saranno conferiti in discarica senza trattamenti o operazioni di recupero.
Nell’ordinanza si precisa inoltre che gli operatori preposti alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti dovranno essere dotati dei dispositivi di protezione individuale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati