Dell’emergenza Coronavirus a qualcuno sembra importare poco o nulla. Basta prendere come esempio quanto accaduto a San Benedetto, dove i Carabinieri hanno sorpreso un 23enne ad esercitare abusivamente la professione di tatuatore con tanto di clienti in attesa all’interno della sua casa del centro. Incredibile ma vero.
I militari, insospettiti dai movimento continui nei pressi nell’abitazione, hanno deciso di fare irruzione, cogliendo sul fatto il proprietario. Si era attrezzato con tanto di ufficio e sala d’aspetto e ad attendere il proprio turno c’erano tre persone mentre una quarta si stava sottoponendo al tatuaggio. La sorpresa è stata grande per tutti, almeno tanto quanto la dissennatezza mostrata.
I Carabinieri, oltre a sequestrare l’occorrente per effettuare i tatuaggi come aghi, inchiostro anche scaduto di validità ed apparecchiature, hanno provveduto a denunciare il ragazzo per esercizio abusivo di una professione e, in concorso con i quattro clienti, tutti giovani tra i 20 e i 25 anni di San Benedetto ed Ascoli, per inosservanza dei provvedimenti in materia di Coronavirus. Trovandosi in quell’abitazione, infatti, contravvenivano al divieto di assembramento e di spostamento senza giustificato motivo.
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