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Covid-19, si processano ad Ascoli
i tamponi per tutta la regione
Il Piceno conta 118 positivi

EMERGENZA CORONAVIRUS - Nell'ottica di strutturare una rete per la rilevazione del Covid-19, si sta rivelando prezioso il contributo del laboratorio diretto da Antonio Fortunato. E' pronta la palazzina ex Aids per ospitare in caso di necessità i pazienti nella fase post acuta
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Nelle ultime 24 ore nelle Marche sono stati analizzati 437 tamponi, 82 dei quali risultati positivi e comunicati oggi, 27 marzo, dal Gores. Ma in tutto, da leggere, ce ne sono 880, 443 dei quali in corso. Il lavoro è suddiviso tra la struttura di Marche Nord e il laboratorio dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, diretto dal dottor Antonio Fortunato che solo ieri ne ha analizzati 210. «Il dottor Fortunato, di fronte alla necessità e nel giro di pochissimi giorni, ha avuto l’intelligenza e lungimiranza di convertire un potente macchinario, acquistato due anni fa per tutt’altro scopo, per la rilevazione del Covid-19». Così ha commentato Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, annunciando anche l’arrivo di 12.000 tamponi con i reagenti necessari.

Il dottor Antonio Fortunato

L’obiettivo, che l’equipe di Ascoli sta cercando di raggiungere, è l’analisi di 800 tamponi in 24 ore, rappresentando un baluardo sul fronte della prevenzione.

«Al fine di garantire la massima tempestività nell’analisi dei tamponi già effettuati, infatti, anche a Marche Nord si è avviata l’attività delle analisi di laboratorio, in una logica di rete che consente di essere tempestivi e operativi laddove sono immediatamente disponibili i reagenti», ha precisato in una nota la Regione Marche.

Il Gores ha aggiornato anche sui casi positivi divisi per province. Nel Piceno sono arrivati a 118. Scende a 297, ieri ne erano 300,  il numero delle persone in isolamento, di cui 45 con sintomi e 19 operatori sanitari. La logica di effettuare tamponi anche agli asintomatici, sopratutto tra operatori sanitari e medici di medicina generale che sono stati a contatto con persone risultate positive, ha il vantaggio di ridurre i casi in quarantena e di non dover fare a meno di professionalità in questo momento ancora più preziose.

Sono invece 57 i pazienti ricoverati all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, al momento unico presidio Covid della provincia, come ha stabilito la delibera regionale 320. Di questi 10 sono in terapia intensiva, 16 in semintensiva e 31 in reparti riservati agli ospedalizzati non critici.

In una prima fase della gestione dell’emergenza era stata designata per ospitare i Covid in regime di ricovero in sub intensiva la palazzina per le malattie infettive dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, nota come palazzina ex Aids. Al momento l’idea è stata accantonata. Si pensa piuttosto alla realizzazione di un ospedale da campo sulla costa picena con 80 posti letto, su suggerimento dell’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso in qualità di consulente della Regione Marche. Pur non augurandoselo, potrebbe essere una necessità più impellente. In ogni caso l’attivazione di questo nuovo reparto rappresenta l’opportunità di accogliere pazienti Covid” in fase post-acuta provenienti dall’ospedale di San Benedetto  e che, dunque, necessitano di un ulteriore periodo di osservazione prima di essere dimessi.

 

 



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