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Altri 4 contagi a Montalto, il sindaco:
«Il virus è arrivato
da una struttura ospedaliera»
Nelle Marche i positivi sono 177

EMERGENZA CORONAVIRUS - La dura accusa di Daniel Matricardi che annuncia misure per isolare in maniera più concreta nel suo Comune i cittadini positivi o in contatto con i casi confermati: «I protocolli sono sempre un passo indietro rispetto alla velocità di contaminazione»
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Il sindaco Daniel Matricardi

Degli 824 tamponi analizzati a livello regionale, buona parte dei quali dal laboratorio analisi dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, sono stati riscontrati altri 177 casi positivi al Covid-19. Sono ora in tutto 3.373 su 9.884 campioni testati.

Non ci sta però Daniel Matricardi, il sindaco di Montalto delle Marche, di fronte al fatto che 4 di queste nuove persone sono nel suo Comune perchè entrate in contatto con la prima persona contagiata che ha contratto il virus in una struttura ospedaliera. La donna di 84 anni è deceduta poco dopo il ricovero all’ospedale “Madonna del Soccorso” dove era stata portata per l’aggravarsi di sintomi sospetti che poi si sono rivelati realtà. In precedenza la donna era stata in un altro ospedale, e per altri motivi, dimessa pochi giorni prima di ammalarsi di Covid-19. Lo dice senza mezzi termini: «Tutti e 4 i nuovi casi sono riconducibili al primo. Il virus è stato portato a Montalto da una struttura ospedaliera. E’ un fatto che ci sconvolge e deve farci riflettere. E’ un chiaro segno che qualcosa nel sistema non sta funzionando al meglio».

Personale sanitario al lavoro senza tregua

L’unico “vantaggio”, termine difficile da utilizzare in tali circostanze, è la presenza di un’unica fonte di contagio che senza dubbio ne rende più facile il contenimento. Ma ciò non basta al primo cittadino per stare tranquillo: «Al di là dei protocolli standard, che ritengo siano sempre un passo indietro rispetto alla velocità di contaminazione del virus – ha detto – come amministrazione comunale, di concerto con il medico di medicina generale, ci eravamo già attivati per isolare ancora di più le persone entrate in contatto con la persona positiva. Ritengo che le misure adottate non stiano al passo. Si parlava di tamponi di massa ma non si riesce a partire. Avevo chiesto tamponi per la casa di riposo. Ma niente. Io non  resterò a guardare come un semplice spettatore un sistema che agisce senza esserne all’altezza». Matricardi annuncia infatti che si sta muovendo in tal senso, aprendo una sottoscrizione che gli permetterà di stringere convenzioni con strutture ricettive della zona dove collocare cittadini sospetti o positivi. «Non tutti hanno case abbastanza grandi o organizzate per poter far stare davvero in disparte persone potenzialmente, o confermate, contagiose».

Afferma anche di aver aperto un fondo per aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa del Coronavirus

 



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