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Analisi dei tamponi
nei laboratori privati,
improvviso stop
Castelli: «La Regione può pagare
solo dopo un anno»

EMERGENZA CORONAVIRUS - Secondo l'ex sindaco di Ascoli sono sorte improvvise difficoltà. «Spero che si possa trovare una soluzione. La partita in gioco è troppo importante». Erano stati ipotizzati cento esami al giorno
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L’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli, responsabile nazionale degli enti locali di Fratelli d’Italia

Doccia fredda sui tamponi che avrebbero dovuto analizzare i laboratori privati (uno ad Ascoli). Secondo l’ex sindaco Guido Castelli sono intervenute difficoltà per il pagamento che non potrebbe avvenire addirittura prima di un anno. E i privati si sarebbero tirati indietro rispetto all’iniziale disponibilità. «Tutti – afferma Guido Castelli responsabile nazionale degli enti locali di Fratelli d’Italia in un attacco alla Regione – si sono dichiarati d’accordo nell’utilizzare i laboratori privati per effettuare tamponi in misura sufficiente a garantire, nella maggior misura possibile, il controllo delle dinamiche di contagio da Covid 19».

«Quando ormai sembrava raggiunto il risultato, tuttavia, si sono presentati nuovi ostacoli che rischiano di compromettere il risultato auspicato da tutti.  La Regione – continua l’ex sindaco di Ascoli – ha comunicato ai laboratori convenzionati di non poter effettuare il pagamento delle analisi dei tamponi prima di un anno e cioè a partire da marzo 2021.
È una tempistica di pagamento difficilmente sostenibile per le aziende che avevano già aderito al progetto. Ci risulta infatti che alcuni laboratori abbiano già dato forfait. In un momento così delicato per l’economia italiana è abbastanza surreale che il sistema pubblico chieda agli imprenditori di fare da banca alla Regione per centinaia di migliaia di euro».

«Spero davvero – conclude Guido Castelli – che si possa trovare una soluzione. All’ospedale di Ascoli i tamponi procedono a ritmo di lumaca per mancanza di reagenti e, come è noto a tutti, il distanziamento sociale senza controllo  dei soggetti asintomatici rischia di non essere sufficiente. Confido che si trovi un punto di equilibrio tra le esigenze di tutti. La partita in gioco è davvero troppo importante».

E’ davvero un giallo il ricorso ai privati. Il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, ieri aveva annunciato con soddisfazione, dopo un colloquio con il presidente della Regione Luca Ceriscioli che lo aveva rassicurato sull’argomento, che anche ad Ascoli si sarebbero potuti effettuare, dopo una prova iniziale, addirittura 100 tamponi al giorno. Oggi l’improvviso stop secondo la denuncia di Guido Castelli.

 



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