Al via gli screening seriologici per individuare chi tra il personale sanitario ha sviluppato gli anticorpi al Coronavirus perché lo ha contratto ma non ha sintomi. Inizieranno la prossima settimana a cominciare dall’ospedale “Torrette” di Ancona e dall’azienda ospedaliera Marche Nord. «La macchina organizzativa sanitaria si sta muovendo con tutte le forze in molteplici direzioni – dice il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – per consentire di velocizzare e aumentare le analisi di laboratorio per l’individuazione e l’isolamento del maggior numero possibile di casi positivi di Coronavirus, nonostante le difficoltà determinate dalla necessità dei reagenti». I due principali poli ospedalieri della regione stanno approntando tutte le misure più idonee a far partire i test sierologici che rivelano se un individuo sano, senza sintomi, è stato contagiato dal Covid-19 e ha sviluppato gli anticorpi che lo difenderanno dall’infezione e parallelamente si procede all’effettuazione e monitoraggio di tamponi. «La dimensione di questa epidemia è molto ampia – aggiunge Ceriscioli – e occorre adeguare molto velocemente la risposta sanitaria all’evoluzione delle condizioni. Dobbiamo restare estremamente flessibili al mutare delle situazioni e cercare soluzioni e risposte rapide per fronteggiare un nemico invisibile. Accanto alle squadre di medici e infermieri che hanno proprio il compito di assistere a domicilio e di tenere sotto controllo le persone che non necessitano di essere ricoverate e, se necessario, di fare anche i tamponi, anche con la modalità del drive through, ora lo screening sierologico a tutto il personale sanitario, per strutturare man mano in tutta la regione un sistema di rilevazione sempre più attendibile».
A “Torrette” partirà nei primi giorni della prossima settimana perché il macchinario specifico è già arrivato e sarà effettuato il test a tappeto su tutti i dipendenti permettendo, così, di individuare la presenza di anticorpi che segnalano il passaggio del virus e lo stadio di guarigione. «L’Azienda Ospedali Riuniti – spiega il dg Michele Caporossi – è impegnata in questo screening anche ai fini della ricerca scientifica applicata, attraverso l’Università Politecnica, per assumere indicazioni scientifiche che saranno poi diffuse e trasmesse anche a livello internazionale e trasferite in protocolli per percorsi diagnostici e quindi terapeutici. Una raccolta dati che farà da apripista dunque, insieme all’Università di Modena e Bologna, per utilizzare, a fini di ricerca e condivisione di informazioni, i risultati ottenuti dall’interazione complessa delle varie discipline coinvolte». Partirà a brevissimo anche nell’azienda ospedaliera Marche Nord lo screening per la ricerca di anticorpi anti-covid al personale dipendente. Sarà attivata al laboratorio di analisi la diagnostica sierologica mediante test di chemiluminescenza per la ricerca di anticorpi Sars-Cov-2. La diagnostica sierologica si affianca a quella molecolare già attivata da Marche Nord in questa settimana e permetterà di offrire la possibilità di effettuare uno screening diffuso a tutti i dipendenti.
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