Nonostante il Coronavirus, la Pasqua è ormai alle porte. Non ci saranno pranzi in famiglia, nè scambi di uova di cioccolata o l’attesa delle vacanze per i ragazzi. Se potessero scegliere, probabilmente tornerebbero sui banchi anche la domenica ora. La Pasqua è però, principalmente, una festa religiosa e sebbene le celebrazioni sono state sospese, il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole, seguendo le indicazioni della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei sacramenti e della CEI, porterà i tutti i riti religiosi nelle case dei cittadini della Diocesi di Ascoli. Lo ha stabilito nel corso di più incontri in videoconferenza con i sacerdoti, «nella viva speranza che possano aiutare a vivere i giorni santi nella maniera migliore», scrive l’alto prelato in una nota.
Il Triduo pasquale verrà seguito da tutti attraverso un’unica trasmissione in streaming dalla rinnovata Cappella dell’Episcopio (non potendosi celebrare, per motivi tecnici, in Cattedrale).
Tutte le Celebrazioni saranno trasmesse in diretta su Tvrs, sul canale 111 del digitale terrestre, sui social della diocesi (canale YouTube di Radio Ascoli TV, pagine Facebook della diocesi e di Radio Ascoli e in audio sulle frequenze di Radio Ascoli, in streaming su www.radioascoli.it) e su Cronache Picene, sulla pagina Facebook, sull’app e sul sito www.cronachepicene.it.
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI – In vista della Settimana Santa è stato stilato il programma delle celebrazioni. Il 5 aprile, Domenica delle Palme, la messa si terrà alle 18. Il 9 aprile, Giovedì Santo, è in programma la celebrazione della Cena del Signore, sempre alle 18. Il 10 aprile, Venerdì Santo, si terrà la celebrazione della Passione del Signore, ore 18. L’11 aprile, la Veglia Pasquale si svolgerà alle ore 20,30, il 12 aprile, Domenica di Pasqua, l’appuntamento è alle 18 per la Santa Massa.
«Con questa scelta – precisa il vescovo – si vuole rendere visibile l’unità celebrativa e la comunione di tutte le parrocchie con il Pastore della Diocesi. I sacerdoti, soprattutto i parroci, celebreranno nelle loro parrocchie allo stesso orario in cui il vescovo celebrerà in Episcopio, in modo che sia resa tangibile la comunione di tutta la comunità diocesana».
«Perché nelle parrocchie non venga meno l’aspetto comunitario della celebrazione della Pasqua – si legge ancora nella nota di monsignor D’Ercole – si è deciso che la Domenica delle Palme e il giorno di Pasqua i sacerdoti si preoccupino di trasmettere le Celebrazioni in streaming dalle parrocchie, mantenendo così un diretto contatto con i parrocchiani. Proprio per questo il Vescovo in questi due giorni celebrerà di pomeriggio (17.40 Rosario; 18.00 S. Messa), essendo ormai quest’orario consolidato da diverse settimane.
I SUGGERIMENTI DEL VESCOVO ALLE FAMIGLIE – È emerso, da parte del vescovo, anche il desiderio di fornire, alle famiglie che seguiranno le celebrazioni del Triduo Pasquale obbligate a restare in casa, il suggerimento di alcuni gesti o segni che permettano loro di sentire il clima e il senso della Pasqua, connessi con tutti i cristiani della Diocesi e non solo. A titolo esemplificativo, ecco alcune proposte. Il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi dei membri della famiglia, compiuta o dal papà o dalla mamma oppure si colga l’occasione per sottolineare il valore evangelico dell’assistenza alle persone malate in casa. Per il Venerdì Santo, oltre il digiuno, il bacio della Croce e un tempo di adorazione familiare della Croce meditando la Passione del Signore o compiendo la Via Crucis. Per il Sabato Santo, l’accensione di un lume o di una candela, preparare l’acqua che sarà benedetta dal Vescovo, segno della rinascita battesimale e servirà per la benedizione pasquale che quest’anno i parroci non hanno potuto finora effettuare. Per la Domenica di Pasqua, la benedizione del capofamiglia al momento del pranzo, quando tutti saranno riuniti a tavola. Il tutto integrato con il sussidio per la famiglia suggerito dalla Conferenza Episcopale Italiana.
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