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Il Pd piceno a Castelli:
«Dia una mano
ad affrontare l’emergenza
invece di pensare ai privati»

EMERGENZA CORONAVIRUS - I dem rispondono alle critiche dell'ex sindaco di Ascoli: «Tra i laboratori che si sono resi disponibili (meno di 15), la quasi totalità ha risposto di non poter effettuare i tamponi prima del 14 aprile per mancanza di reagenti. Quindi la questione dei pagamenti nel 2021 è una invenzione»
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«La Regione Marche è tra le prime in Italia a partire con i test seriologici e nel Piceno abbiamo macchinari all’avanguardia per l’analisi dei tamponi. Pertanto risultano pretestuose le polemiche da parte di Guido Castelli (leggi l’articolo) e FdI sul servizio sanitario pubblico, incensando i laboratori analisi privati». E’ la risposta che arriva dalla responsabile provinciale dell’organizzazione, Sara Calisti, dopo l’intervento dell’attuale responsabile nazionale degli enti locali del partito di Giorgia Meloni. «Invitiamo – continua la Calisti a nome dei democratici piceni – l’ex sindaco a dare una mano nel risolvere l’emergenza.  È sbalorditivo che Castelli non si renda conto dello sforzo che sta facendo la sanità pubblica marchigiana, e lo è ancor più che dedichi la sua attenzione solo ai servizi privati. I pagamenti non saranno differiti come erroneamente “suggerito” a Castelli, ma invitiamo tutti i cittadini ad una riflessione: in questo momento, invece del dio denaro, non sarebbe meglio mettere al primo posto la salute? Ed invece di pretendere un pagamento immediato, aspettare qualche giorno e magari avere un risultato su un tampone subito non sarebbe meglio?

l’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli

Infine, quanti laboratori hanno i reagenti già disponibili?. Ricordiamo – prosegue – che la Regione già a marzo, ha richiesto alle associazioni rappresentative delle strutture di laboratori analisi private accreditate, con preghiera di estendere la rilevazione anche alle strutture non iscritte, la disponibilità alla effettuazione di diagnosi molecolare per Covid-19, per consentire di potenziare la capacità diagnostica necessaria per far fronte alla situazione di emergenza epidemiologica in atto. Tra i laboratori – conclude la Calisti – che si sono resi disponibili (meno di 15), la quasi totalità ha risposto di non poter effettuare i tamponi prima del 14 aprile per mancanza di reagenti. Quindi la questione dei pagamenti nel 2021 è una invenzione».


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