video, foto e testo di Marco Braccetti
Riconoscenza e commozione. Determinazione per affrontare l’imminente futuro, ancora non roseo, nella consapevolezza di quanto importante sia stato il lavoro già svolto nelle ultime, difficilissime, settimane. Ecco i sentimenti e le sensazioni percepibili presso l’area-parcheggio dell’ospedale “Madonna del Soccorso” dove, nella mattinata di giovedì 9 aprile, si è svolta una simbolica cerimonia di ringraziamento nel corso della quale le forze dell’ordine operanti sul territorio hanno omaggiato il personale sanitario, in prima linea nella lotta contro il Coronavirus.
Una linea del fronte quanto mai vicina, visto e considerato che il nosocomio sambenedettese è stato scelto dalla Regione Marche come Covid Hospital, dove ricoverare i malati di questo nuovo morbo che, da qualche mese ormai, sta sconvolgendo tutto il mondo. Una cerimonia del genere si era già tenuta, nei giorni scorsi, davanti al “Mazzoni” di Ascoli: ospedale meno esposto al Coronavirus. Scelta che ha destato qualche polemica in Riviera ma che ora sembra essere definitivamente archiviata.
Archiviata tra gli applausi e le lacrime che hanno caratterizzato l’appuntamento dinanzi al “Madonna del Soccorso”. Da un lato il personale medico e paramedico, dall’altro lo schieramento delle forze dell’ordine e della pubblica assistenza: Croce Rossa, Associazione nazionale carabinieri, Guardia Costiera, Arma dei Carabinieri, Esercito Italiano, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale, Polizia Provinciale. Oltre, naturalmente, ai Vigili del Fuoco, il cui ispettore anti-incendio, Massimo Fazzini, ha svolto le funzioni di “cerimoniere”.
Una cerimonia sobria, partita con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, sulle cui note una squadra di pompiere ha issato un Tricolore, grazie all’ausilio di un auto-scala. La Bandiera nazionale (con la scritta “Grazie a voi”) è salita per essere simbolicamente più vicina possibile alla struttura ospedaliera. Ad assistere al toccante alzabandiera, una bella rappresentanza di medici e infermieri. Tutti, nei limiti del possibile, hanno mantenuto le distanze previste per legge: facendo anche una prova pratica, ossia allargando le braccia per disegnare idealmente un perimetro di sicurezza.
Altro importante momento: i rappresentanti dei vari Corpi hanno donato al personale ospedaliero un bonsai di ulivo. A riceverlo sono stati il direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani e la dottoressa Tiziana Principi, responsabile del Reparto di Rianimazione che, in un’emergenza del genere, rappresenta la prima linea della prima linea. «L’ulivo è un simbolo di pace e di speranza – ha detto l’ispettore Fazzini rivolgendosi in primis al personale ospedaliero -. E questa speranza ce la state dando voi. State dando speranza alle nostre famiglie ed ai nostri cittadini. Quindi grazie San Benedetto, grazie Madonna del Soccorso».
Ha preso poi la parola il direttore Milani: «Un grazie di cuore a tutte le forze dell’ordine che oggi hanno voluto omaggiarci con questo gesto simbolico, ma molto significativo. Ormai è dal 22 di febbraio che stiamo combattendo qui nella nostra provincia al fianco delle forze dell’ordine. Colgo l’occasione per ringraziare anche il prefetto, che ci ha coordinato con gli altri sindaci del territorio per affrontare al meglio questa calamità. Ringrazio davvero tutto il personale medico-infermieristico. Tutti quei professionisti che, specialmente al Madonna del Soccorso, si sono dovuti riconvertire. Nel giro di pochissimi giorni, si è dovuta attuare una riconversione per accogliere i malati di Coronavirus. Va dunque riconosciuta la professionalità, la bravura e la dedizione di queste persone che debbono combattere anche contro la paura. La paura di potersi contaminare o di contaminare le proprie famiglie tornando a casa. Dunque un grazie di cuore. Infine, esprimo condoglianze per i familiari delle persone decedute. I familiari si sono trovati con un ospedale blindato e, dunque, non sono potuti essere vicini ai loro cari. Siamo vicini a tutte le persone che, in questo periodo, hanno affrontato tali disavventure».
«Questa è la migliore cartolina che la città di San Benedetto può esibire – ha detto il sindaco Pasqualino Piunti, con voce rotta dalla commozione -. E lo dico essendo certo di poter rappresentare davvero tutti i cittadini, dal primo all’ultimo. Oltre alla professionalità, i lavoratori del “Madonna del Soccorso” hanno fatto vedere passione per il proprio lavoro, la gratuità e la propensione alla solidarietà. Se c’era da dare una dimostrazione di ciò che quest’ospedale rappresenta per la città, ebbene questa dimostrazione si sta avendo sul campo oggi».
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